lunedì 30 luglio 2012

Questione di prospettive

Questa sera ho trascorso qualche minuto in terrazza. Mi sono appoggiata al bordo ed ho guardato giù e le cose hanno magicamente assunto una prospettiva diversa.
Sembrava tutto così distante, così irrimediabilmente privo di ogni importanza.

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giovedì 19 luglio 2012

19 luglio 1992 - 19 luglio 2012


Neppure tutta la memoria di cui siamo capaci riuscirà a salvarci.
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mercoledì 18 luglio 2012

Ricette per banalissime felicità

Per essere felici serve certamente un caffè. Potrebbe essere utile anche un gatto che gironzolare per casa inseguendo una matita. E potrebbe volerci un bel libro. Degli amici magari, non molti, si tratta di una felicità banale quindi possiamo accontentarci dei triti e ritriti "pochi ma buoni".
Ci vuole il clima giusto, ovviamente, una buona condizione fisica e qualche soldo in tasca.
Eppure, posso dirlo, non è ancora felicità. Non è quella che ti trascina fuori dalla tua fortezza grigia e ti porta a rivalutare le cose, non è quella che ti conforta sempre e ti è sempre dentro.
Mi chiedo cosa ci voglia per quella.
L'ho sognata, sì, ci ho messo un po' di ingredienti a caso, una casa al mare, Bach e Maria Callas, una cucina, una libreria immensa ma chissà se funziona davvero.
Forse dovrei limitarmi ad apprezzare l'istante. Questo caffè è ottimo, questo libro eccellente, la matita rotola ancora con dietro un gatto che l'insegue.

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giovedì 12 luglio 2012

Sopravvivenze arboree

E' cresciuto un albero dentro una casa.
La vedo dalla mia finestra, è una vecchia casa cui è crollato il tetto tanti anni fa, quando è scesa la neve.
E' incredibile come la vita a volte faccia di tutto per esserci. Si insinua fra i mattoni, buca l'asfalto, il cemento, qualsiasi costrizione umana.
E' curioso che mi venga da pensare a questa cosa, proprio a me, proprio oggi. Se non fossi la persona super razionale, atea, assolutamente non scaramantica o suggestionabile che sono, direi che è un segno.
Forse si può sopravvivere anche dentro un'esistenza improbabile.

mercoledì 11 luglio 2012

La notte è così tersa

Seduta per terra, nel mio balcone, contemplo la notte.
Tutto il silenzio che mi circonda è rassicurante, mi dice che ci sono ore in cui le cose perdono importanza, in cui il caos si spegne e rimane solo la notte, scurissima e impietosa.
Tira un po' di vento, mi ricorda quasi il mare, mi ricorda i viaggi di quando ero bambina.
È impossibile sfuggire alla notte, se le appartieni.

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giovedì 5 luglio 2012

Le vecchie moto sono come insetti

Ascoltando Twenty-nine dollars di Tom Waits ho ripensato ad una vecchia moto che mi piaceva tanto.
Credo si chiami "Stornello" è una Moto Guzzi e l'ho conosciuta grazie ad un libro letto almeno dieci anni fa, in quel periodo della mia vita in cui tutte le cose bohemien e vagabonde erano estremamente affascinanti - non che abbiano cessato di esserlo.
Allora l'ho cercata, la moto, su internet, ho messo la ricerca immagini di Google e sono spuntati tantissimi modelli, a colori e in bianco e nero ed ho pensato che sembravano tanti insetti fermi, come congelati in una posizione di riposo e concentrazione estremi.
Come degli insetti-asceti che puoi accendere con una chiave e ai quali puoi chiedere di portarti dove vuoi.

mercoledì 4 luglio 2012

Prevert..


I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell'abbagliante splendore del loro primo amore

Jacques Prevert

martedì 3 luglio 2012

Ultime notizie

Qualcuno di voi forse si starà chiedendo che ne è di me. O forse no, ma va bene, ve lo dico lo stesso.
Non scrivo più molto nel blog, lo so e mi scuso con chi mi seguiva - e spero mi segua ancora anche se c'è poco da seguire. In compenso sto leggendo tanto, sto parlando tanto, sto ascoltando tanta musica e forse sto iniziando a rivalutare un po' i miei obiettivi.
Ho letto una bella frase in una sorta di decalogo delle cose da fare prima dei trent'anni che diceva grosso modo "rendersi conto che, anche se si ha avuto una brutta infanzia, adesso è finita".

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