Ho capito che alla gente piace parlare per ascoltarsi, per leggersi, tutto al di fuori di comunicare. E' come mangiare al solo scopo di sbrodolarsi.
Ho capito che c'è moltissima gente che finge di essere intelligente, e ci riesce benissimo.
Ho capito che il 90% delle volte quando qualcuno ti dice
devo parlarti lo fa semplicemente per esternarti il suo pensiero: se lo accetti senza fiatare va bene, ma ogni genere di discussione è esclusa.
Ho capito, anche, che se provi a dire la tua sei solo un'insensibile. E' già stato deciso che hai sbagliato, sotto tutti i punti di vista, tutti i tribunali ti hanno già giudicato quindi, perchè continuare a difenderti?
Ho capito che sentirsi in colpa non vale.
Ho capito che chiedere scusa non vale. Magari te lo dicono,
chiedi scusa, ma in realtà per loro è solo una convenzione. E' come dire
buongiorno o
buonasera, se lo dici non significa necessariamente che ti importi che il tuo interlocutore abbia una buona giornata o serata.
Ho capito che la maggior parte della gente ti resta amica solo finchè non ingobri.
Ho capito che se sei la vittima può permetterti di tutto, anche la cattiveria e sei sei il carnefice, invece, puoi dire di tutto, mai nessuno proverà mai a vedere le cose con i tuoi occhi. Troppo difficile immaginare che esista una verità alternativa, del resto, la verità è una sola e indiscutibile ed è di chi ha vinto.
Ho capito che per vincere basta convincere il mondo di avere ragione. Ho capito che la gente crede alla ragione più facile da credere.
Capita raramente, ma a volte il gioco vale la candela.