venerdì 29 marzo 2013

Jane Austen, Lady Susan

Jane Austen, Lady Susan
ed. Live Newton Compton (2013)
0,99€

Il Secolo dei Lumi si chiude, inaspettatamente, con il trionfo del trash letterario settecentesco: incredibile ma vero nel giro di qualche decennio il Settecento ci regala grandi opere di grandi menti -Diderot e D’Alembert, Swift, Pope e si potrebbe andare avanti per ore- ma anche i primi esempi di bestsellers e trovate letterarie. Proprio sul finire del XVIII secolo il mercato editoriale si espande, la letteratura non è più soltanto quella dei costosi libroni gelosamente custoditi nei salotti dei ricchi ma si apre ad un pubblico più vasto e getta solidissime basi per quello che sarà poi definito il Secolo del romanzo, l’Ottocento.

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oppure Guarda il video-commento a questo libro.

giovedì 21 marzo 2013

Recupero video: Jane Austen e Nick Hornby

Salve, scusate se non pubblico da un po' ma non ho molto tempo, as usual..
Ad ogni modo ho fatto un paio di video libreschi, ve li incollo qui, buona visione!




giovedì 14 marzo 2013

Le blogger acidelle

Apro Facebook pochi minuti fa e mi imbatto nell'acidità galoppante di una blogger - una beauty blogger, siamo precisi! - che si scagliava contro una ragazza che le aveva commentato un post con la frase "sono una nuova follower". Ora, a quanto pare la commentatrice in questione è stata abbastanza paracula perchè non si è veramente iscritta al blog però la blogger in questione mi pare si atteggi un po' troppo a divetta de noiartri - neanche a dirlo ho subito tolto il mi piace alla pagina, io non seguo dive.

La cosa mi porta alla riflessione che si sta un po' degenerando.
Tutte ste ragazzette improvvisate make up artist - ragazzette, ci sono anche trentenni fra cui la sottoscritta! - che si sentono dive non appena raggiungono qualche centinaio di followers sono francamente ridicole. Fra l'altro, avere qualche centinaio di followers significa avere di fatto meno di cento followers reali perchè vi assicuro che dei miei 89 followers "sulla carta" quelli che mi seguono davvero si contano sulle dita di una mano, è una proporzione costante.

Tutto questo fastidio platealmente espresso contro le commentatrici moleste è un po' eccessivo, mi pare. Nel mio piccolo mi è capitato che qualche educatissima blogger venisse qui solo per lasciare tre, quattro link diversi a blog, pagina facebook e compagnia ma mi sono limitata a cancellare il commento o a segnalarlo come spam, non mi pare mi abbia fatto uno sgarbo così grande - alcuni di questi commenti, devo dirlo, li ho pure lasciati lì dove sono; ad essere obiettivi dubito che un blog o una pagina possano guadagnare chissà quanti followers lasciando i link sul mio blog ma anche se ciò avvenisse, buon per loro.

Anche questa mi pare una meschina guerra fra poveri. La guerra delle visualizzazioni e dei commenti sui blog.
Care le mie beauty bloggers, ricordiamoci sempre che il nostro, nel 90% dei casi, è un hobby, una sciocchezza, noi parliamo, di fatto, di minchiate assolutamente inessenziali. Cerchiamo di prenderci meno sul serio.


domenica 3 marzo 2013

Faccia nuova

foto_Marco Di Salvo
Questa sera sistemavo un po' di foto sulla mia pagina Facebook e sono rimasta un po' a guardare una foto, una delle più recenti scattate da Marco ed ho pensato che chi guarda quella foto e non mi conosce può pensare che io sia una persona completamente diversa da quella che sono, o meglio, da quella che mi sento di essere.
Riallacciandomi ad un mio post precedente nel quale, evidentemente, non ho saputo esprimere al meglio quale fosse la mia idea circa l'esteriorità, butto giù qualche riflessione, più utile a me stessa che a voi, lo riconosco.

Le ultime foto di me stessa, se non mi conoscessi, mi farebbero pensare a me come ad una persona un po' superficiale. Troppo concentrata a dare un'immagine di sè.
Quasi non riconosco me in un rossetto magenta o in un post outfit.
Nel post precedente una ragazza ha lasciato un commento, interrogandosi(mi) sul far combaciare dentro e fuori: quanti di noi ne sono in grado? Io no, penso.
Dentro me non ci sono rossetti magenta.

venerdì 1 marzo 2013

Luminal, Isabella Santacroce: un'opinione (video)


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Ordinarie ricerche di straordinarietà

L'abito non fa il monaco, si dice. A volte l'aspetto è fuoriviante.
Ho incontrato decine di persone dall'aspetto straordinario: piccoli esseri fuori dal comune che facevano dei loro occhi, dei loro capelli, dei loro vestiti o delle loro scarpe o delle loro letture o delle loro abitudini qualosa di straordinario.
Scarpe bellissime, meravigliosi vestiti, e i colori, fra i capelli e negli occhi, cangianti, nessuno poteva resistere a guardarli, osservarli, schernirli a volte.
Eppure, a distanza di tempo riconosco in loro la banalità più ottusa.
Saranno straordinari i vostri occhi, le vostre chiome, i vostri vestiti, ma voi, lì sotto, cosa siete?
Riuscite ad essere straordinari come l'aspetto che vi costruite addosso?
Forse è proprio la nostra irrecuperabile banalità che ci spinge ad essere diversi.

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