mercoledì 24 luglio 2013

[FATEVICAZZIMIEI] Drops of schizophrenia over my head

Vanitas
Dovrei essere più magra o più felice di un anno fa ma la stabilità non è di questo mondo.
Continuo ad inseguire i complotti, poi mi fermo, penso che sarà frustrante per chi ha scelto di starmi accanto.
A volte mi fermo a pensare alla gratitudine. Non alla gratitudine verso le persone nè verso dio, la gratitudine quella fine a se stessa, quella che la mattina ti svegli e ti guardi allo specchio e va bene perchè ciò che hai è esattamente ciò che vuoi. Forse non l'ho mai conosciuta. Ogni mattina dentro al mio specchio ci sono domande e tempi che scadono e l'ansia di avere una fine proprio lì dietro l'angolo.
Da questo poi il passo è breve, il pensiero successivo è che allora io non crescerò mai. Non sarò mai in grado di badare a me stessa come farebbe un'adulta, avrò sempre bisogno di qualcuno che mi rinnovi ogni giorno una promessa. Una balia più che un compagno. Non va bene.
Qualche tempo fa ho messo un contatore qui sul blog. E' stato stupido perchè avevo scelto di ignorare il mio compleanno, quest'anno. Ho chiesto a Marco di dormire tutto il giorno, insieme ma addormentati. Sarebbe una bellissima beffa al tempo.Cancellare una giornata intera, dormendo.
E invece poi, chissà perchè, ho messo quel contatore e adesso so che manca una settimana e due giorni al mio compleanno. E' un'ansia indicibile. E' l'aspettativa del dolore che non viene quasi mai tradita.
Cosa farò fra una settimana e due giorni? Starò qui a rimpiangere ciò che ho avuto lasciandomi sfuggire ciò che ho? Probabilmente. Ma non è la mancanza che mi spaventa, quella l'ho sentita ogni giorno. E' l'effetto che ciò che provo può avere sulle persone che mi amano e che so cercheranno di rendere splendida quella giornata. Ho paura che non possa bastare niente.
E' strano il modo in cui ripenso al passato. Non come ad uno sbaglio. So attribuire un valore a ciò che ho e a ciò che ho perso e so perfettamente da che lato pende la bilancia, non è questo.
E' come ripensare alla prof. stronza del liceo, quella che mi maltrattava, non mi stava a sentire o non mi dava mai il voto che meritavo. Era una stronza, non c'è dubbio, ma adesso la guardo con tenerezza perchè adesso è un tutt'uno con altre cose passate, ora non fa male nè paura, fa solo sorridere di nostalgia.
Non voglio passare il mio compleanno a sorridere di nostalgia. E probabilmente sarà inevitabile.Non avere il controllo sulle mie reazioni alle cose mi manda in bestia.
Lo scorso anno avevo un paio di scarpe nuove ed un segreto immenso, avevo costruito una lampada e cucinato una cena, avevo una terrazza piena di gente, un'ansia crescente, tanti regali, del vino bianco, un uomo bellissimo che mi guardava di nascosto. Ho fatto l'alba con lui bevendo birra, le scarpe abbandonate da un lato. Eppure i miei ricordi si concentrano tutti su questo, non su ciò che ho perso ma su ciò che ho trovato. Mi chiedo cosa sia a mancarmi, se la gente o piuttosto le sensazioni. Questo sarebbe ancora più doloroso. Significherebbe non appartenere a nessuno, non avere in realtà legami con nulla se non con la voglia di sentirsi vivi.
Come regalo di compleanno, vorrei smetterla di inseguire qualcosa.



Andrà tutto bene.

[FATEVICAZZIMIEI] Un po' fatevicazzimiei e un po' HAUL

Salve mi* car*
ecco il motivo che mi ha reso un po' evanescente negli ultimi tempi.
E' stato davvero stressante ma è andata davvero bene. Stanca ma soddisfatta.
Al momento sono seduta in balcone, sono le undici di sera, c'è una temperatura di 27 gradi, sto ascoltando Evil degli Interpol ed io ho un po' di cose da raccontarvi e da farvi vedere.
Non mi sento ancora perfettamente inserita nell'atmosfera vacanziera forse perchè accuso ancora un po' di stanchezza - nonostante ieri abbia dormito tutto il pomeriggio e poi tutta la notte sino a questo pomeriggio...
Iniziamo da venerdì scorso 19 luglio, commemorazione dell'attentanto al giudice Borsellino.

mercoledì 17 luglio 2013

[FATEVICAZZIMIEI] 14 luglio 2013 ovvero W Palermo e W Santa Rosalia!

Salve mi* car*
facciamola breve, saltiamo i convenevoli perchè è super tardi, io mi devo svegliare fra sei ore perchè devo studiare come un ippopotamo rosa quindi, accorciamo.
Lo scorso 14 luglio, domenica scorsa per l'esattezza, ho partecipato per la prima volta nella mia ventiseiennale vita al Festino. What is Festino? Presto detto, è la festa della santa patrona di Palermo, la Santuzza aka Santa Rosalia.
Leggenda vuole che per salvare Palermo dalla peste un tizio portò le spoglie di Santa Rosalia in processione e la peste fu scongiurata.
Da qualche decennio a questa parte, credo, questa tradizione è stata recuperata: i festeggiamenti chiamiamoli così profani, iniziano fuori dalla Cattedrale di Palermo: c'è un carro sul quale è posizionata una statua di Santa Rosalia e questo carro percorre una delle vie principali di Palermo, Corso Vittorio Emanuele che dalla Cattedrale finisce dritta dritta sul lungomare. Il carro percorre tutta la via, a metà strada si ferma, sale il Sindaco che grida "W Palermo e Santa Rosalia" e poi continua sino al lungomare dove si assiste ad un magnifico gioco di fuochi d'artificio. Questa la descrizione, viverlo, sembrerà una cosa un po' buttata lì, è tutt'altro.
Come saprà chi legge questo blog io non sono religiosa ma sono una grande appassionata di tradizioni popolari, anche se legate alla religione. Ecco questo Festino mi è piaciuto tanto proprio perchè è stato dato molto rilievo alla componente di "tradizione popolare" che appartiene a tutti cioè, anche a quelli che non credono alla "santità" della Santuzza. Mi sono sentita molto coinvolta.
Inizio con la sfilza di foto che abbiamo fatto - va da sè, ero col mio spledido consorte - e le intervallo con qualche aneddoto o riflessione che se volete, è ovvio, potete anche saltare :D
Ah, sì, la qualità delle foto, ve lo dico, nella maggior parte dei casi è pessima, ma quando c'è poca luce la mia macchinetta arranca :(

lunedì 8 luglio 2013

[FATEVICAZZIMIEI] Weekend&studiomattoedisperatissimo edition

Salve mi* car*,
lo so che vi ho detto in modo risoluto e incontrovertibile che non ci sono, scusate, sto studiando come un maiale (qui-> [link]) MA, nella mia vita c'è sempre un MA.
Ecco sì, stavo per rimettermi a studiare dopo cena però poi ho pensato che ho passato proprio un bel weekend con quel bellissimo consorte che ho e abbiamo fatto tante foto, per cui mi son detta perchè non scrivere un post prima che passi troppo tempo e poi si accavallano tanti progetti di post fatevicazzimiei e poi sicuramente qualcuno passa in secondo piano oh no non so organizzarmi e poi, panico.
No, non ho avuto un pensiero così psicopatico però qualcosa del genere.
Quindi eccomi qua, come al solito foto a go go fra cui una di me in camicia da notte che proprio ve la consiglio e sempre grazie amore che mi immortali nei miei momenti migliori, ti amo tanto anch'io -.-"

Let's go..

mercoledì 3 luglio 2013

[FATEVICAZZIMIEI] Il primo luglio 2013 e una viola da gamba

Salve mi* car*
la giornata di ieri è stata particolarmente piacevole e dunque voglio mettervi a parte delle -sempre e comunque - rocambolesche avventure dei coniugi Mess.
As usual questo post sarà infarcito di foto, anzi, sarà essenzialmente composto da foto e il 70% delle foto ritraggono il mio bellissimo consorte ma c'è un motivo: lui mi ha detto, se mangi due dei miei involtini di melanzane puoi farmi tutte le foto che vuoi. Detto fatto. Come si dice a Palermo non si doveva avanzare.
Come potete ben evincere dalla foto qui accanto la prima tappa della nostra bella serata è stato il bar della Feltrinelli e il nostro ormai consueto menu: crostata alla nutella e tè freddo per lui, espresso con panna - e chicchi di caffè- e cheesecake per me.
Ecco qualche foto della nostra culturalissima tarda merenda-quasi cena:

lunedì 1 luglio 2013

La maison du monde ovvero ho bisogno di un milione di dollari

Salve mi* car*
stasera è stata la mia ultima sera relax e l'ho passata in compagnia di Maison du Monde -> [link].
Ok, sì ho scoperto l'acqua calda, lo so. Ne avevo sempre sentito parlare ma non mi sono applicata alla ricerca del sito perchè, abitando in questa valle di lacrime, immaginavo che il negozio più vicino si trovasse a millemila chilometri da qui. Come volevasi dimostrare: il più vicino è a Caserta. E Palermo-Caserta è esattamente millemila chilometri.
Comunque, ho visto tante belle cosine che mi piacerebbe comprare, magari le comprerò un po' alla volta on-line, oppure - teoria più verosimile - prenderò ispirazione e cercherò qualcosa di simile in negozi più a portata di mano.
Ora voi vi chiederete anche, ma che minchia te ne faresti di tutte queste tazze?

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