lunedì 14 luglio 2014

Ultime dalla camera mortuaria

I poveri miscredenti come me che non pregano e non credono nell'Aldilà restano forse più interdetti degli altri davanti ad un corpo morto. Cosa ci rende, dunque, vivi? Siamo solo un ammasso di cellule e impulsi nervosi che funzionano e poi non funzionano più?

Quando Marco, due giorni fa, mi ha chiesto come stai? io gli ho risposto non piango per la lei di adesso ma per quello che è stata.
Non vorrei sembrarvi cinica ma, credetemi, mia nonna non mi mancherà. Non ci vedevamo mai e non ci parlavamo mai, per circa tre quarti della mia vita sono stata una pessima nipote, come lei, del resto, è stata una pessima nonna.

Non mi mancherà, dunque, non più di quanto mi è mancata tutti i giorni della mia vita dall'età di circa otto anni.

martedì 8 luglio 2014

[Fatevicazzimiei -Summer edition] Sto ascoltando Costellazioni

Sì, appunto, sto ascoltando Costellazioni - ultimo album de Le luci della centrale elettrica - perché nell'immagine qui accanto potete vedere il primo regalo arrivato per il mio compleanno: biglietto del beat-full, terzo giorno, bam, Le luci della centrale elettrica.

Non ascolto questo gruppo da molto tempo, credo un anno a mala pena ma, nonostante il poco tempo ancora trascorso insieme, mi sono parecchio affezionata a queste sonorità. Sono disperate il giusto.

Questo album è un po' diverso, l'ho ascoltato solo un paio di volte ma la differenza è sostanziale: innanzi tutto la musica che inizia a farsi più variegata - bello parlare di musica come di un gelato carte d'or..- e poi i testi che, mi sbaglierò, ma sembrano più orientati alla speranza che alla  disperazione.
La frase che finora mi ha catturata appartiene a Macbeth nella nebbia e dice: 

nel disastro il futuro era sempre lì a sorriderci

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