mercoledì 28 marzo 2012

Essere onesti o essere carini?

Questa è la mia faccia al momento.
Non faccio riferimenti a fatti o persone perchè ho capito di avere a che fare con gente veramente permalosa, ma ho bisogno di scriverci su.

Il grande dilemma della mia vita è questo: conta più essere brutalmente onesti o ipocritamente carini?
Qualcuno potrebbe dirmi: perchè non essere onesti senza il brutalmente?
Perchè a volte, per dire certe cose, il brutalmente è d'obbligo. Come fai a dire ad una persona che un suo lavoro è sciatto senza essere brutale?
Come fai a dire ad una persona  che ciò che sta facendo lo sta facendo male senza offenderla? Io proprio non lo so. E del resto, mi sentirei disonesta a dire a qualcuno il cui lavoro è davvero penoso qualcosa come "no, suvvia, carino".
Non si fa, non è giusto.
Quando io faccio qualcosa male, pretendo che mi venga detto, senza indorarmi la pillola.
Io preferisco il brutalmente all'ipocriticamente, sarò strana, vabè, ma non posso cambiarlo. O meglio, non voglio cambiarlo. Generalmente sono ipercritica nei miei confronti e se individuo un difetto faccio di tutto per migliorarlo, ma questo io non lo vedo come un difetto, proprio no.

Ancora una volta vince la forma sulla sostanza, e questa è un'ingiustizia che io non riesco mai a mandar giù.
Come quando al liceo fra l'ignavia di alcuni miei compagni e la mia mania per il rispetto delle regole venne scelta l'ignavia.
Come quando nel comitato fra le idee centralizzanti e fasciste di alcuni e le mie idee riconosciute come buone ma additate perchè "espresse con violenza" vennero scelti i fascisti.
Ed ora di nuovo: non importa ciò che dico, la gente si ferma alla ferita dell'orgoglio, non è disposta ad andare oltre.

Forse dovrò cambiare, dovrò iniziare ad indorare pillole anch'io, a dire massì va bene così quando in realtà penso ma che schifezza è mai questa.
O forse sono solo condannata ad essere la "maleducata" di turno. Bo.

5 commenti:

  1. Mi chiedo spesso anche io la stessa cosa!
    Comunque con me puoi essere anche più che brutalmente onesta, ci conto! Almeno posso cercare di migliorare e non continuare a fare un "lavoro" mediocre o da schifo! ;)

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    1. grazie, è una consolazione vedere con non sono l'unica "folle" a pensarla in un certo modo :)

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  2. Credo che il problema sia che a nessuno piace essere giudicato (nemmeno a ragione!). Personalmente mi regolo cercando di portare a casa il risultato con qualunque mezzo: duro se serve, ipocrita se serve di più. Se vedo che un lavoro è fatto male continuo a dire alla persona di correggerlo fino allo sfinimento e ottengo 4 risultati: 1)tengo occupata la persona che non fa altri danni; 2) Impara a fare un lavoro corretto; 3) Non si lamenterà se non affiderò a lei un lavoro analogo; 4) l'umiliazione di correggere all'infinito un lavoro è più forte di qualunque "cazziatone brutale". IMO

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  3. Hai scritto un cumulo di idiozie. Essere carini non equivale a essere ipocriti, equivale ad avere buon senso. Se a te piace che ti si dicano le cose come se ti stessero prendendo a schiaffi prego, ma sappi che questo non è il modo di vivere civile.
    E no, il brutalmente non è d'obbligo. Il brutalmente è davvero maleducato e basta.

    (Ti piace questo commento? Ho usato il tuo metodo)

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    1. il mio metodo sarebbe...? Sino a prova contraria io ho sempre avuto il coraggio di firmare le cose che scrivo, non posso dire lo stesso di te, mio caro - vigliacco- anonimo...grazie per la visita, torna a trovarci ;)

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Caro Anonimo, se vuoi insultarmi devi almeno metterci la faccia. Se non lo farai il tuo commento non verrà pubblicato perché allora non sarai una persona che vuole muovere una critica ma solo uno che vuole litigare. E io ho cose ben più serie da fare, nella vita, che litigare con uno che non ha neppure il coraggio delle proprie parole :)

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