Stanotte ho sognato che il cadavere di Vasco Pratolini veniva trafugato.
Sì, poco c'entra col Natale, ma la mia giornata è iniziata con un messaggio arrivato sul cellulare e il ricordo di immagini in bianco e nero che mostravano tanta gente che si accaniva sulla bara, la scassinava, prendeva il cadavere e lo portava in giro per il paese. Bah.
Ad ogni modo, oggi è la Vigilia, sono qui al pc e ne approfitto per farvi gli auguri, fra un po' arriverà il mio aiuto cuoco (!) e inizieranno i preparativi per la cena di stasera.
Non ho moltissimo da preparare ma vedrò di fare qualche foto e postare qualche ricetta.
Verosimilmente non scriverò più nè oggi nè domani, quindi vi lascio qui i miei auguri e le mie profonde riflessioni natalizie (!!):
Cucinate tanto. Cucinate tanti dolci e mangiateli. Non vi importi della ciccia, dei brufoli, di quanto potrete diventare grassi e brutti: è Natale, a Natale siamo tutti grassi e brutti. Però godetevi la festa e la cucina e la compagnia e gli amici. Non preparate le cose che preparate tutti gli anni: sì, rispetatte e portate avanti le tradizioni ma provate anche sapori nuovi, nuove preparazioni. Pensate come se non aveste limiti. Pensate in grande, c'è sempre tempo per ridimensionare tutto. E non abbiate paura di cucinare troppo o di mangiare o di amare troppo. Lasciate che tutto questo vi trasporti, dimenticate solo per qualche giorno di avere una vita al di fuori del Natale e vivete come dentro un cartone animato, siate infinitamente stupidi e infantili e profondissimi e ispirati. Non importa credere in Dio, e non è vero che il Natale di chi non crede è solo consumismo. Non lasciatevi intimorire dall'idea che le uniche cose sacre siano quelle che tutti definiscono sacre: siano sacri il cibo, questo Natale, e l'alcol, e le risate e i giochi di carte e le tombole e la gente ubriaca che canta e quelli che si amano e si tengono per mano pronunciando le parole più vacue del mondo eppure piene di tutto quello che c'è da dire.
Buon Natale e non dimenticate di pensare a chi vi ha reso infelice, e non dimenticate di pensare anche a tutto il dolore assieme a questa felicità nuova. Non per avvelenare la gioia quanto per sentire la vita, in ogni istante che scorre sotto di voi o accanto o attraverso voi.
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Caro Anonimo, se vuoi insultarmi devi almeno metterci la faccia. Se non lo farai il tuo commento non verrà pubblicato perché allora non sarai una persona che vuole muovere una critica ma solo uno che vuole litigare. E io ho cose ben più serie da fare, nella vita, che litigare con uno che non ha neppure il coraggio delle proprie parole :)