giovedì 7 novembre 2013

[FATEVICAZZIMIEI] 7 novembre 2013: di libri e colpi di fulmine

Salve mi* car*
ho provato a fare la blogger figa e a pianificare i post da far uscire settimanalmente ma la mia figaggine è indirettamente proporzionale alla mia indisciplinatezza, così mi ritrovo a voler scrivere un post fatevicazzimiei nel giorno in cui avrei dovuto propinarvi una ricetta. Amen.
La voglia di scrivere un post fatevicazzimiei nasce dalla voglia di raccontarvi la mia giornata. O meglio: di raccontarvi le ultime cinque ore della mia giornata, perchè la giornata in sè è iniziata di merda e non credo si concluderà con un tripudio di festosi fuochi d'artificio.
Ma non perdiamoci in chiacchere.
La giornata, dicevo, una merda.
Stamattina stavo malissimo - nulla di grave, solo stronzissimi malesseri "femminili" -.-" - ho dormito poco e male, ero nervosa e ce l'avevo con tutti - tranne che con Marco :)
A ora di pranzo, appena è arrivato, quell'uomo stupendo che invece di giungere guidando una seicento dovrebbe decisamente arrivare in groppa a un cavallo bianco, mi ha presa e mi ha portata da Lidl: non dovevamo comprare nulla, era solo un antistress.

Piccola parentesi: Marco ha degli zii che non vivono in Sicilia ai quali vorremmo mandare un po' della martorana -> [link] che abbiamo fatto, solo dobbiamo trovare un modo per conservarla sino a quando non potremo mandargliela, così io ho pensato alla vecchia cara scatola di latta.
"Dobbiamo conservare la martorana per mia zia", dice lui e io "Ci servirebbe una scatola di latta". Penso qualche minuto poi: "sai cosa possiamo fare? Andiamo da Lidl, ci compriamo una scatola di biscotti danesi, ce li mangiamo tutti e poi usiamo la scatola di latta per conservare la martorana per tua zia!".
A volte mi chiedo come nessuno abbia mai pensato di candidarmi per un nobel alla maialeria ù_ù

Da Lidl ho trovato due prodotti che credo proprio inizierò ad amare:


Si tratta di un Body-wash-scrub e di un olio per massaggi.
Non ho analizzato gli ingredienti con Biodizionario ma ad una prima occhiata riconosco moltissimi ingredienti naturali, soprattutto nell'olio - nello scrub corpo ci sono parabeni invece...
L'olio l'ho preso come alleato nella mia ormai nota guerra contro le cuticole selvagge ma anche per un altro motivo: lo scorso anno, a Natale, ho fatto la spirtizza - la furberia... - di comprare un olio da massaggi da Sephora per assecondare quell'istinto gattesco che ha il mio consorte di cercare ed esigere massaggi et grattini vita natural durante.
Il suddetto olio, in confezione super carina et natalizia, ha al primo posto dell'INCI - questo l'ho scoperto dopo perchè è davvero ben nascosto - la paraffina, che ha fatto reazione sulla povera schiena del consorte che è scappato via prudendo come non mai -oddio, non so se sia stata la paraffina o un altro componente a fare reazione, sta di fatto che non l'ho mai più usato. 
Ovviamente ho accantonato quell'olio e non immagino proprio a che altro uso potrei destinarlo, quindi credo proprio resterà in un angoletto giusto il tempo di convincermi che non ho come riciclarlo e poi lo butterò.
Ecco l'imputato:


Se conoscete modi per utilizzare paraffina pura al 100% magari non su tessuti umani suggerite pure -.-"

L'olio comprato da Lidl mi piace già molto per due motivi:
- la bottiglietta è di vetro
- ne ho messo una goccia intorno ad un'unghia e ha: 1) ammorbidito parecchio le pellicine 2) lasciato un odore buonissimo 3) idratato senza ungere, infatti si è assorbito subito. Credo diventeremo amici, olietto mio.
Per quanto riguarda i prezzi se non erro lo scrub corpo è stato 1,59€ e l'olio 2,59€.
Lidl vince sempre.

Finita la nostra ricognizione da Lidl siamo tornati a casa e abbiamo pranzato però siccome non mi andava proprio di stare a casa ho preso armi e bagagli ed ho detto a Marco prima di andare a lavoro lasciami in biblioteca. E così fu. Ho passato un'oretta in biblioteca che, stranamente, pur essendo affollata di giovani studenti palermitani ai quali qualcuno dovrebbe fare un corso dal titolo "Biblioteca e sala lettura: istruzioni per l'uso", resta comunque, per me, un luogo estremamente rilassante. Dovrei chiedere, un giorno o l'altro, se è possibile fare delle foto all'interno della sala lettura e mostrarvela perchè è davvero bellissima.
La biblioteca chiude alle 18.45 ma io non avevo voglia di tornare a casa a piedi così ho pensato resto un po' in giro e mi faccio recuperare da mamma appena torna da lavoro. E così fu, anche questa.
L'idea, uscita dalla biblioteca, era andare a trovare il consorte al lavoro ma la mia attenzione è stata catturata da una piccola libreria buia et polverosa dall'altra parte della strada.
C'è una premessa, mi dispiace: la biblioteca regionale, a Palermo, si trova su corso Vittorio Emanuele, una strada del centro sulla quale si aprono numerosissime librerie "specializzate" nella rivendita di libri usati per scuole medie e superiori.
I ricordi che mi legano a quella strada sono bellissimi: i pomeriggi di fine settembre/primi di ottobre, io e la mia compagna di banco del liceo, Alessia, li passavamo fra quelle librerie, con la lista dei libri da comprare in mano e uno zaino sulla schiena. C'erano le luci gialle dei lampioni del centro, a volte c'era la pioggia, c'erano tutti quei libri che odoravano di vecchio, le file interminabili, le liste da mettere dentro una scatolina appena arrivate dentro la libreria per tener il turno.
Così sono entrata nella libreria buia et polverosa ed è stato amore.
Dentro ci sono due tavoli ed altrettanti scaffali pieni zeppi di libri in sconto. Due euro, tre euro, cinque euro. Ma non è solo questa la meraviglia: sono tutte vecchie edizioni. Le vecchie care edizioni economiche - economiche per davvero - della Bur, i libri usciti con le riviste. Tutti gialli e polverosi e tutti lì, messi insieme.
Avrei comprato tutto ma mi sono limitata a questo:


Grazia Deledda, Canne al vento e Herman Melville, Bartleby e Benito Cereno - due romanzi brevi se non proprio due racconti - in lingua orginale.
Ho speso 6€ in tutto. Di Canne al vento c'era anche un'edizione più "contemporanea" ma ho proprio voluto questa perchè la trovo bellissima.

Uscita dalla liberia col mio bel sacchetto che oscillava pendendo da un braccio, sono subito corsa da Marco.
L'ho trovato fuori dal locale che sistemava i tavoli, mi sono avvicinata ed ho esordito con "Marco, ho trovato il tesoro".
In ventissette anni di vita non credo di aver capito molte cose, molto poche in effetti. Mi sento un po' una ritardata sociale, una di quelle persone che nonostante siano anagraficamente già adulte in realtà sono adolescenti per sempre e per sempre si perdono nel mondo e nelle cose che gli accadono attorno e che non hanno ancora capito come controllare.
Però una cosa credo di averla capita: non si può essere felici se non si decide di essere felici. Verosimilmente la mia vita non sarà mai perfetta e non conoscerò mai la felicità a tutto tondo - ammesso che esista.
Però se decido di concentrarmi su questo, sulla sala lettura e il suo casino, sul distribuitore del caffè che mi dà un caffè pessimo ma mi offre la visuale di un chiostro bellissimo, sulle librerie buie et polverose che mi offrono piccoli tesori libreschi, su Marco che - lo vedo da lontano - sistema i tavoli e non sa che lo sto guardando e su Lidl e le nostre incursioni antistress e su Clarissa che mi dorme addosso la notte, forse, se mi concentro su queste cose, vi sembrerà la stronzata delle undici di sera, posso essere davvero felice.

Sto ascoltando un album bellissimo, Ballate per piccole iene, Afterhours. E' un album molto invernale, oserei natalizio, anche se di Natale, dentro, non ne ha nemmeno un po'.
Alla prossima

-ci sarà una piccola libreria buia et polverosa per ognuno di noi?



Afterhours, Il compleanno di Andrea
da Ballate per piccole iene

3 commenti:

  1. Ciao Amaranthine. Questo è il tuo primo post che leggo e sono certa che penserai "cominciamo bene"XD invece io ti dico che mi piace la tua ironia e come affronti le giornate. Anche io mi perdo nelle cose, specialmente nelle librerie buie et polverose;) sî, possiamo dire di essere felici nel nostro vagare = ) Grazia Deledda è mia conterranea. Non posso non apprezzare:)

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  2. Bella l'idea di comprare la scatola di biscotti danesi per riutilizzare poi la scatola di latta XD cmq da Ikea vendono delle scatole di latte strabelle *_* (senza i biscotti dentro intendo :-D)

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  3. Bartleby... Lo voglio :)
    Tra l'altro in uno degli ultimi libri che ho letto era anche stato nominato, ma non mi ricordo dove...

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Caro Anonimo, se vuoi insultarmi devi almeno metterci la faccia. Se non lo farai il tuo commento non verrà pubblicato perché allora non sarai una persona che vuole muovere una critica ma solo uno che vuole litigare. E io ho cose ben più serie da fare, nella vita, che litigare con uno che non ha neppure il coraggio delle proprie parole :)

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