martedì 5 luglio 2011

Lucky e i suoi malanni. E i miei malanni.


Lo scorso week-end è stato davvero pessimo.
Tornando dalle mie solite commissioni del sabato mattina con mia madre trovo Lucky - per chi non lo sapesse, la mia gattina - con una zampona gonfia, grande più del doppio dell'altra. Ovviamente mi sono subito allarmata se non altro perchè la cosa era veramente strana: la zampa era in quello stato nonostante non ci fossero segni di ferite, tagli o punture lungo tutta la zampina e nonostante la gattina non provasse dolore o fastidio, dal momento che gironzolava tranquilla per il giardino giocando con gli altri gatti come sempre.
Provo a contattare al cellulare il mio veterinario, che fortunatamente risponde, mi dice che non vuol perder tempo, dobbiamo subito sapere cosa sta succedendo a quella zampina. Risultato: io e mio padre in macchina con Lucky alla volta della clinica per animali 24h.
Ora, non me ne vogliano gli ospedali italiani, siciliani in particolar modo, nè me ne vogliano le cliniche private - ancor più! - ma non hanno capito una mazza di come si gestisce una struttura sanitaria.
Entrando alla clinica per animali vengo abbracciata da un odore di pulito, l'aria condizionata mi culla sino a che non mi sono accomodata su una delle sedie che, disposte in ordinate file lungo la capiente sala d'aspetto sembrano dirmi accomodati, dai, non ti preoccupare per la tua gattina, ora risolviamo tutto.
L'accettazione è la cosa più semplice del mondo: qual è il problema? come si chiama? bene, deve aspettare un po', si sieda.
Arrivato il nostro turno entriamo nella clinica vera e propria, un lungo corridoio azzurro e luminoso divide le due file di stanzette, la nostra veterinaria ci guida verso una di queste - pareti arancione brillante, scaffali ovunque traboccanti di medicinali, siringhe, salviette, disinfettanti.
La dottoressa è davvero molto carina, Lucky straordinariamente si rilassa fra le sue mani mentre viene visitata, tanto che al momento di auscultarla la dottoressa deve fare un rumore improvviso e farla spaventare per farla smettere di far le fusa!
Alla fine la mia bimba non aveva nulla di grave la dottoressa non è riuscita neppure lei a scovare la causa dell'infezione, ma trovando il linfonodo più vicino alla zampetta ingrossato è stato chiaro ci fosse bisogno di una cura antibiotica. Punturina, coccoline, a casa. L'indomani mattina la zampina era già molto migliorata, ad oggi, nonostante debba continuare la cura ancora per qualche giorno le due zampine sono tornate ad avere la stessa dimensione.

Oggi: visita dal veterinario - quello nostro, abituale intendo.
La cosa positiva di questa visitina è stata che Lucky ha conosciuto il su consorte, Link, il micetto di una mia amica Erika, che, da bravo Link - il personaggio che salva la principessa Zelda - ha tentato di strappare Lucky dalla prigionia della sua gabbietta da trasporto!
La cosa negativa è che la piccola ha altri malanni. Tante piccole escoriazioni in giro per il corpicino che per fortuna abbiamo già stabilito non essere rabbia. L'ipotesi del veterinario è che sia un fungo, ha messo in coltura alcuni dei peletti che ha prelevato dalle varie zone escoriate e mi farà sapere.

La cosa più stressante di tutto questo è che Lucky non capisce.
Non so se è un limite suo o di tutti i gatti o gli animali, ma è una cosa che mi ferisce enormemente, il fare qualcosa per il suo bene e vedere che lei lo vive come un insensato maltrattamento.
Oggi, mentre la tenevo sul tavolo del veterinario mentre lui le prelevava un campione di pelle da analizzare mi sentivo morire, o tutte le mattine quando la faccio mangiare e poi le infilo una siringa in gola per farle prendere l'antibiotico.
Lì per lì lei reagisce male, si innervosisce. Poi però mi rendo conto che non ha mai provato a graffiarmi, e che nonostante tutto forse sa che io sono dalla sua parte e che voglio solo il suo bene.
Oggi, la parte più bella della giornata è stata quando, subito dopo aver prelevato il campione di pelle il veterinario si è allontanato e Lucky un po' impaurita mi ha guardata ed è voluta salire in braccio.

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