Fa ancora male ma, sul serio, non so perché. Avevo solo tre o quattro anni. "Niente."
"Bene" approva lui. "Nessuno dovrebbe ricordarlo." E per tutto il tempo che gli resterà da vivere non dirà altro in proposito.
"Ma anche se non te lo ricordi, Dexter, ha avuto un influsso su di te. E' questo che fa di te ciò che sei. Ne ho parlato con qualcuno." E, cosa più strana di tutte, mi rivolge un lieve, quasi timido sorriso. "Me lo aspettavo. Quello che ti è successo da piccolo ti ha influenzato. Ho cercato di mettere le cose a posto, ma.." Si stringe nelle spalle. "Era troppo forte. Troppo. Ti è entrato dentro presto e ci rimarrà. Non ci puoi fare niente. Non lo puoi cambiare. Tuttavia.." Distoglie nuovamente lo sguardo, non so per vedere cosa. "Tuttavia puoi incanalarlo. Controllarlo. Scegliere.." Le parole sono ponderate attentamente, non l'ho mai sentito parlare così. "Scegliere cosa.. o chi.. uccidi." E mi rivolge un sorriso che non gli ho mai visto, sesso e desolato come la cenere delle nostre braci morenti. "C'è un sacco di gente che se lo merita, Dex.."
E con quelle poche parole dà una forma alla mia vita intera, a tutto me stesso, a chi sono e cosa sono. Quell'uomo meraviglioso che vede tutto e sa tutto. Harry. Il mio papà.
Se solo fossi stato capace di amare, avrei amato Harry."
Dexter - Il vendicatore,
Jeff Lindsay
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Caro Anonimo, se vuoi insultarmi devi almeno metterci la faccia. Se non lo farai il tuo commento non verrà pubblicato perché allora non sarai una persona che vuole muovere una critica ma solo uno che vuole litigare. E io ho cose ben più serie da fare, nella vita, che litigare con uno che non ha neppure il coraggio delle proprie parole :)