Alviero Martini, per chi non lo sapesse - ma dubito che qualcuno non lo conosca, se lo conosco persino io! - è colui che si è pensato la genialata della borsa-carta geografica.
Un'idea davvero carina ed originale, sì.
La prima volta che l'ha usata.
Ma dal momento che ormai la totalità delle creazioni a marchio Martini sono realizzate con la fantasia della carta geografica, io riciclerei un vecchio detto siciliano che dice "sta fitennu" (= sta iniziando a fare puzza, sta diventando stantio) e lo rivolgerei al singor Alviero Martini.
Ovviamente io non sono la voce più autorevole in fatto di moda, ma l'idea che ho di questo stilista è quello di una velina: Alviero Martini sta alla moda come una velina sta al talento artistico o alla danza.
Vero è che il marchio è diffusissimo - ed anche contraffattissimo - ma proprio il target della gente che va pazza per i 1a Classe conferma la mia teoria. La donna che genaralmente indossa qualcosa di Alviero Martini è poco raffinata, non punta allo stile ma all'apparenza: secondo alcuni mostrare di potersi permettere qualcosa di costoso è molto più figo di essere fighi per davvero. No dico: ma le avete mai viste quelle che vanno in giro tutte cartageografate con foulard Alviero Martini, borsa Alviero Martini, scarpe Alviero Martini, cintura Alviero Martini e camicia Alviero Martini?
Ovviamente ci sarà anche qualche poverina incappata per sbaglio nel grande gregge delle alvierine, non è mai bene fare di tutta l'erba un fascio!
La fantasia della carta geografica è stata una trovata carina all'inizio, ma, come non si può campare per tutta la vita di fama, il signor Martini non potrà campare tutta la vita di carte geografiche!
Oltre ad essere ormai già viste, trovo i prodotti Alviero Martini così poco eleganti, sciatte, tristi, inquadrate. Ormai la borsa 1a Classe viene indossata su tutto: che si vesta di viola, di arancio, zebrato o a pois, nessun abbinamento ha più senso quando entra in gioco l'amata carta geografica. Il che mi starebbe anche bene, non sono un'amante delle regole e degli abbinamenti predefiniti, se non fosse che quella per Alviero Martini non è più una scelta libera e consapevole, è diventata un obbligo sociale.
Quante ragazzine vedo in giro con queste borsette insulse da centinaia di euro, quante donne che si trascinano dietro delle tristissime contraffazioni pur di poter sfoggiare qualcosa-di-simile-a!
Beh, che tristezza, davvero, che tristezza.
La moda è bella finchè ci dà l'opportunità di esprimere noi stessi, finchè è il nostro mezzo per mostrare al mondo, alla prima occhiata, chi siamo.
Ma quando diventa un obbligo, quando diventa motivo di insicurezza, quando invece di gratificarci perchè esprime chi veramente siamo ci gratifica solo se mostra agli altri che possiamo permettercelo, allora non ha davvero più motivo di esistere.
Oggi ho commentato la foto di una borsa Alviero Martini, ed una ragazza mi ha risposto "questione di gusti": va bene, sono d'accordo, può piacere come non può piacere, ma questo gradimento massificato - e massificante - mi dà sospetto.
E allora la domanda sorge spontanea: piacciono le borse Alviero martini perchè le trovano graziose e a quante piacciono già solo per il fatto che sono firmate Alviero Martini? Altro efficacissimo detto siciliano: fatt'a nommina e ba' curcati! (= guaagnati la fama e poi puoi anche andare a dormire).
Di questo passo potrebbe anche decidere di farci andare in giro con un copricapo di carciofi marci in testa. Del resto, sarebbe firmato Alviero Martini..
mercoledì 7 dicembre 2011
3 commenti:
Caro Anonimo, se vuoi insultarmi devi almeno metterci la faccia. Se non lo farai il tuo commento non verrà pubblicato perché allora non sarai una persona che vuole muovere una critica ma solo uno che vuole litigare. E io ho cose ben più serie da fare, nella vita, che litigare con uno che non ha neppure il coraggio delle proprie parole :)
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Grandiosa!
RispondiElimina:) troppo buona
RispondiEliminaChe commenti terribili...
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