da "Le fate ignoranti" (2001) Ferzan Ozpetek |
Canzone di notte n.2,
Francesco Guccini
La mia gattina, Clarissa, ha occupato l'ennesimo letto.
Ozpetek ha molto influenzato il mio immaginario, credo. Però la cosa curiosa è che se pure io vedo alcune cose della mia vita reale filtrate attraverso la luce di alcuni suoi film, il puzzle si compone ogni volta.
La giusta musica, il giusto luogo, la giusta compagnia. Un gatto su un letto, una cucina incasinata. O anche una piazza piena di gente che balla musica improponibile ed io che sto abbracciata a te e ci sovrasta tutta la malinconia delle case diroccate e nessuno ci guarda anche se sono tutti lì perchè in quel posto nessuno guarda nessuno.
Forse io non esisto, forse mi ha scritta lui e poi mi ha messo in un film.
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Caro Anonimo, se vuoi insultarmi devi almeno metterci la faccia. Se non lo farai il tuo commento non verrà pubblicato perché allora non sarai una persona che vuole muovere una critica ma solo uno che vuole litigare. E io ho cose ben più serie da fare, nella vita, che litigare con uno che non ha neppure il coraggio delle proprie parole :)