Salve mi* car*
è appena trascorsa la mezzanotte, è ormai lunedì 4 novembre 2013 ed io mi accingo a parlarvi dello spendido weekend appena trascorso.
Come avevo già avuto modo di mostrarvi con post -> [link] e video-ricetta -> [link], sono molto attaccata alla tradizione di festeggiare i morti.
Tradizione sicula vuole che il due novembre ci si armi di pazienza e di tanto amore di folklore e si vada in massa al cimitero a commemorare i propri morti. Sarebbe, di suo, giorno di profonda contrizione et riflessione - non per forza tristezza..- ma si trasforma in caciarona che si anima davanti tombe e cappelle; la sottoscritta ogni anno gira almeno tre cimiteri di cui uno cittadino e due di paese e la differenza che noto è la seguente: i palermitani mi danno la nausea - ma ve l'avevo mai detta questa cosa? Mhm, vago senso di dejà vu - mentre nei paesi, nonostante la caciara ci sia eccome, è una caciara che si adatta al momento. Mi spiego meglio.
Fuori dal portone del cimitero cittadino, mia madre sta comprando i fiori ed io, estraendo timidamente la fotocamera dalla borsa: "Mamma, è irrispettoso far foto dentro al cimitero?". Neppure finisco di pronunciare la domanda e vedo passare una tizia con la sigaretta accesa che si infila al cimitero spavalda. Ho detto a Marco che il prossimo anno mi porto un fiasco di vino e due sigari toscani.
Detto questo i palermitani al cimitero sono più disgustosi di quanto non lo siano per strada. Gridano, lasciano sporco in giro, buttano secchi d'acqua dimenticando di guardare se passa qualcuno e, non ultima disgustoseria, addobbano il cimitero. Ora, io capisco il dolore, capisco a maggior ragione il dolore di vedere morire un ragazzo ma perchè il cimitero è tappezzato di gigantografie di ragazzetti finiti contro un palo con su scritto cose del tipo "io vivo" o "forza palermo"?
Vabè, ormai lo sapete, io sono in generale per il lasciar vivere quindi ognuno si vive il dolore come vuole però, dddiosanto.
Nei paesi, invece, fanno una cosa che trovo molto bella. Si portano dietro le sedie. Si portano dietro le sedie e si siedono davanti le tombe o le cappelle dei propri cari. E una volta seduti aspettano. Aspettano che passi un conoscente, che li venga a trovare un parente e loro, a loro volta, vanno in giro per il cimitero a salutare chi è seduto davanti la tomba dei propri cari.
Devo puntualizzare solo un'altra cosa e poi la smetto di ciarlare e vi lascio alle mie (irrispettose) foto fatte dentro ai cimiteri.
Io non sono religiosa. Non perpetuo la tradizione perchè credo nell'aspetto religioso quanto perchè credo molto nell'aspetto culturale. Mandare avanti la mia cultura è una responsabilità che sento sulle mie spalle.
E infine, devo dirvelo, io ho una passione per i cimiteri.
Quando i miei genitori mi hanno portata a Parigi li ho trascinati al cimitero di Montparnasse per vedere la tomba di Marguerite Duras, una delle prime uscite fatte con Marco, quando ancora non stavamo assieme, è stata dalla sottoscritta dirottata verso un bellissimo cimitero monumentale di Palermo e desidero da tempi immemori vedere il cosiddetto Cimitero degli inglesi, un cimitero acattolico - cioè non cattolico - che abbiamo qui a Palermo ma che il Comune tiene chiuso perchè...non so perchè...
Ecco le foto, pronti...via! :)
Scarpe nuove ù_ù |
Cimitero di Santo Spirito, Palermo |
Cimitero di Santo Spirito, Palermo |
Cimitero di Santo Spirito, Palermo |
Mia mamma :) Cimitero di Santo Spirito, Palermo |
Cimitero di Santo Spirito, Palermo |
Cimitero di Partinico (Pa) |
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Cimitero di Montelepre (Pa) |
Come ogni buona tradizione, anche la tradizione dei morti ha il suo lato mangereccio.
Ogni anno ci alziamo di buon'ora, ci immergiamo nel traffico palermitano, poi guidiamo verso i paesini attorno Palermo e infine ci premiamo con una bella nguantera - vassoio...- di Facce di vecchia e di Moffolette cunzate - è un tipo di pane condito..
Così io e mia mamma - quest'anno eravamo solo noi due...- ci siamo presentante puntuali come ogni anno alla porta dello Zu' Caliddu e abbiamo acquistato pizze e focacce per tutta la famiglia.
Zu' Caliddu, Piano dell'occhio (Pa) |
La cena mia e del consorte |
Di pomeriggio mi sono rimessa in auto e sono andata a prendere il consorte e me lo son portata a casa e non l'ho lasciato andar via sino a domenica dopo pranzo, ecco.
Il venerdì sera - ah, sì, ho dimenticato di scrivere che per comodità io e mamma siamo andate in giro per cimiteri l'uno e non il due, ma è una cosa ormai abbastanza diffusa anticipare di un giorno così da fare le cose con comodo - dicevo, il venerdì sera io e Marco siamo crollati, ci siamo addormentati subito dopo aver cenato con la meraviglia che vedete in foto.
Il sabato mattina ci siamo divisi: io con mamma a far spesa, lui al locale dove lavora.
Ci siamo ritrovati di pomeriggio e siamo usciti per la nostra bellissima serata dei morti: prima qualcosa di unconvertional, ovvero tappa alla Gardenia.
Ci siamo ritrovati di pomeriggio e siamo usciti per la nostra bellissima serata dei morti: prima qualcosa di unconvertional, ovvero tappa alla Gardenia.
Poi siamo andati al locale dove lavora il consorte e abbiamo portato martorana per tutti - vuoi sapere cos'è e come si fa la martorana? -> [link]
Le nostre peschine *-* |
Uomo bello @Malox |
Dopo la tappa Malox il mio uomo bello ha guidato e ha vagato in cerca di parcheggio per lunghe mezz'ore per portarmi alla Notte di zucchero, una specie di fiera dei morti.
Ok, questa la devo sia spiegare.
Spiegazione: fa parte della tradizione sicula del festeggiare i morti, oltre all'andare al cimitero e al mangiare come maiali, anche il regalare giocattoli ai bambini. Sono i giocattoli che i morti "portano" ai bambini buoni - e a quelli cattivi, invece, grattano i piedi...
Io da bambina non ho mai ricevuto giocattoli per i morti perchè la mia famiglia è strana e mi ha creato non pochi traumi, ma questa è un'altra storia.
Visto che i genitori comprano i giocattoli ai propri bimbi, viene organizzato un mercatino dei morti pieno di bancarelle di giocattoli, appunto, e di dolciumi.
Quest'anno i mercatini son stati due: uno più popolare, semplici bancarelle e uno un po' più culturale con meno bancarelle e vari spettacoli teatrali, musica, dimostrazioni etc.
Io e Marco siamo andati a vedere il secondo, ecco le foto.
Sotto questo gazebo mostravano come si preparano i cosiddetti pupaccena o pupi di zuccaro, dolci tipici di questa festività |
Questi sono gli stampi, credo di gesso ma non ne sono sicura, in cui viene colato lo zucchero fuso |
Ecco i pupi di zucchero appena sformati e non ancora colorati (scusate la qualità dell'immagine ma ho dovuto usare lo zoom) |
E questi i pupi di zucchero finiti, colorati e messi in vendita :) |
E questo è il mio pupo di zucchero, regalatomi dal consorte. |
Marco mi ha regalato un pupo di zucchero ed io stavo quasi piangendo quando me l'ha dato.
Ci sono molte cose dalla mia vita che mi hanno fatto sentire e continuano a farmi sentire diversa dagli altri. Per certi versi sono grata per tutte le cose che mi hanno resa ciò che sono, anche le cose brutte, perchè la persona che sono vive da più di un anno con qualcuno di davvero speciale al suo fianco. Questo significa che proprio malaccio non sono - o che lui è un masochista, c'è anche questa opzione.
Però tante volte nella mia vita, soprattutto quando ero più piccola, ho desiderato essere come gli altri. Ho desiderato una madre come le altre madri e un padre come gli altri padri e giacattoli e dolciumi per i morti e tanta gente che girava per casa e tante cose meno intellettuali e culturali di quelle che ho avuto e che mi avrebbero fatto sentire come tutti gli altri.
Non le ho avute e non m'importa più così tanto, però ricevere un pupo di zucchero per i morti è stato emozionante e lo è stato non per il gesto in sè ma per il motivo per cui è stato fatto.
Marco mi ha guardata, mi ha dato il mio pupo e poi mi ha detto "ne ho preso una dalla forma tradizionale" - ne fanno anche a forma di Goku o di Hello Kitty ma la forma tradizionale è quella del "pupo" che si usa nei tipici spettacoli di pupi siciliani - e poi ha aggiunto "così almeno noi rispettiamo le tradizioni".
Abbiamo ritrovato Rock food, nostro luogo di ristoro durante il Pride :) |
Uomo bello con hamburger maialo |
Regalo del consorte ù_ù |
Il sig. Mess consulta la piantina del "villaggio" in cui si è tenuta la Notte di zucchero |
Una scultura |
Uomo bello acquista i suoi biscotti preferiti |
Fine del mio meraviglioso weekend :)
Qui di seguito una foto per Ariel -> [link] se mai passasse di qui ^-^
sei bellissima in quella foto...
RispondiEliminagrassie .///.
EliminaWiiiiiiii *________* Grazie di aver postato la fotina per meee!! *O* Verrei anche a nuoto pur di vederlo dal vivo *ç* XD
RispondiEliminabellissimo post :)) anche io adoro i cimiteri, tra i più belli che visto c'è il Verano di Roma e quelli irlandesi ^_^
RispondiEliminanon c'è niente di sbagliato nel volersi sentire normali ogni tanto...e bravo il fidanzato :))
Cara Elena, sarò strana, ma le tue fotografie dei cimiteri mi sono davvero piaciute tanto! Non so come dire, mi trasmettono un grande senso di pace. Nonostante tu racconti di cimiteri rumorosi…
RispondiEliminaI pupi di zucchero non li avevo mai visti e mi sembrano splendidi! Soprattutto quello che hai ricevuto in regalo ;-)
Un abbraccio :-)