lunedì 16 febbraio 2015

ARTE CONTEMPORANEA FOR DUMMIES.

arte contemporanea for dummies

Questa mattina, o miei cari, ho partecipato ad una simpatica gita scolastica coi miei compagni di classe. Non posso parlare nel dettaglio della visita perché fa parte di un progetto super segretissimo e silenzioso ma vi basti sapere che si trattava (fra le altre cose) di opere d'arte contemporanea.

Finita la prima parte della visita camminavo compiaciuta verso il pullman quando ho sentito lei, la mia acerrima nemica, la frase sull'arte che ogni appassionato d'arte teme di sentire: per me questa mica è arte, sono quattro stronzate.
Il primo istinto è stato quello di affogarmi in una pozza di neve sciolta, poi sono rinsavita e mi son detta vabè, contento lui.
Poi però, stasera, a casa, ci ho ripensato e l'esito di quel pensiero è questo post. Buona lettura.

>> ARTE CONTEMPORANEA FOR DUMMIES <<


NUMERO UNO

Just to say, arte moderna e arte contemporanea sono due cose moooooolto diverse - surpriiiise!

La vita è piena di sorprese!


NUMERO DUE

Prendiamola un po' alla lontana ovvero: il materialismo storico
Il mio caro Carletto Marx ne sa sempre una più del diavolo e fra una lotta di classe e l'altra si esprime anche sull'arte, che uomo multitasking!
Per l'analisi storica materialista l'arte è sovrastruttura ovvero è tutto ciò che muta al mutare delle condizioni economiche di un dato periodo. In altre parole l'arte è semplicemente espressione del suo tempo. In altre parole ancora l'arte non è né bella né brutta, semplicemente è.
Ovviamente si può condividere questo pensiero o anche no però io lo trovo efficace perché visto in questa prospettiva dire preferisco Pontormo a Lucio Fontana è come dire la guerra di Crimea mi fa cagare ma la terza guerra punica è decisamente una figata.


Karl Marx



NUMERO TRE


Avviciniamoci ancora un po' ovvero: l'Estetica. Un simpatico signore chiamato Tatarkiewicz (Ta-tar-chi-e-vi-c) espertone di Estetica - che non è, l'arte di pittarsi le unghie - ha scritto un libro dal titolo Storia di sei idee nel quale analizza i diversi periodi 'estetici' attraversati dall'arte. In soldoni, la peculiarità dell'arte contemporanea sta nel coinvolgimento del fruitore. Davanti un'opera d'arte contemporanea io sono parte attiva dell'opera perché la mia domanda chissà cosa vuol significare? e il mio tentativo di interpretazione sono parte integrante dell'opera.
Se ci pensate è una figata. L'artista non mi serve più la pappa pronta, mi chiede di essere parte del suo messaggio.


Max Ernst La vestizione della sposa
Max Enrst - La vestizione della sposa (1940)


NUMERO QUATTRO


L'esperto, ovvero: Gillo Dorfles. Anche lui è un simpatico signore che ha fatto un po' il fricchettone in gioventù, poi si è messo a scrivere testi di Storia dell'Arte.
Su un suo testo, sul quale ho studiato, ha impresso una frase oserei dire illuminante. Non ho il testo sottomano per cui non posso citarla ma diceva qualcosa del tipo: l'opera d'arte contemporanea non è lì per rimandarti a un significato, è lì per farti interrogare sul perché l'artista abbia deciso di realizzarla in un determinato modo.
In altre parole, in un quadro di Picasso la questione non è se il naso sulla fronte doni o meno alla fanciulla ritratta ma perché il caro Pablo abbia deciso di metterlo proprio lì.

Pablo Picasso
Pablo Picasso

Il gusto personale, è ovvio,  gioca un ruolo fondamentale ma fra non mi piace e è una stronzata ci sta in mezzo una linea sottilissima chiamata conoscenza.

Frida Kalho Le due Frida
Frida Kahlo - Le due Frida (1939)



DISCLAIMER

Il post che avete appena letto è stato scritto da una a cui piace l'arte; tuttavia, non sono una studiosa, solo un'appassionata. Ho cercato di fare un sunto piuttosto generale di tutto quello che so sull'arte contemporanea ma, per ovvi motivi, sono certa ci siano dozzine di inesattezze e imprecisioni. Invito chi passa di qui e ne sa più di me a correggere e integrare.

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