Buongiorno a tutti e buon martedì,
oggi mi cimento col mio primo giallo nordico.
Ho da pochissimo iniziato una bella collaborazione con Thrillernord, un sito che si occupa di recensire gialli nordici (e non solo).
Questa è stata la mia prima prova e direi che è andata bene su più fronti: il libro mi è piaciuto tantissimo e scriverne la recensione mi è piaciuto altrettanto.
Se volete provare l'ebbrezza di leggere la mia recensione direttamente su Thrillernord ecco il link, altrimenti, trovate tutto qui sotto :)
Svezia. E’ la fine dell’estate del 2001 e Linda Wallander ha appena finito la scuola di specializzazione per diventare un’agente di polizia. Di lì a poco indosserà la divisa per la prima volta.
Negli stessi giorni la sua amica Anna scompare, dopo averle riferito di aver rivisto suo padre, scomparso ormai da più di vent’anni.
PRIMA DEL GELO
(2002)
Henning Mankell
Henning Mankell
ed. Mondadori
a cura di C. Giorgetti Cima, 413 pag.
10€ (6,99€ ebook)
Linda Wallander è la prima fra tutti – compreso suo padre – a vedere una connessione fra questi eventi e sarà proprio la sua determinazione a far progredire le indagini.
Linda Wallander è la prima fra tutti – compreso suo padre – a vedere una connessione fra questi eventi e sarà proprio la sua determinazione a far progredire le indagini.
Dal particolare al generale..
Il thriller muove da una situazione esistenziale e personale: Linda Wallander è in un momento di passaggio. L’estate sta finendo, a breve arriverà settembre e con esso avrà inizio una nuova fase della sua vita. Una fase adulta.
Il passato di Linda, i contrasti col padre, vengono continuamente ripresi da Mankell che li incastona nel flusso della narrazione. Il lettore si trova davanti tanti piccoli bozzetti di quella che era la vita di prima di Linda Wallander ed è già proteso assieme a lei verso l’imminente nuovo inizio.
In questo senso, Linda Wallander è descritta come in bilico su uno strettissimo punto di passaggio: davanti a lei l’ignoto di tutto ciò che ha ancora da venire, dietro di lei il passato, le vecchie amicizie, i segreti e le ferite connesse a ciò che è stato.
Il passaggio di stagione diventa così emblema del cambiamento nella vita di Linda, prima dell’arrivo del gelo lei vestirà la divisa e sarà vita nuova.
Mankell si muove bene dal particolare al generale: dalla vicenda personale di Linda Wallander a quella più comunitaria di Anna e di tutti gli strani eventi che le girano intorno, per finire ad un livello ancora più generale e umano, in cui ci parla di fondamentalismo religioso.
Il passato di Linda, i contrasti col padre, vengono continuamente ripresi da Mankell che li incastona nel flusso della narrazione. Il lettore si trova davanti tanti piccoli bozzetti di quella che era la vita di prima di Linda Wallander ed è già proteso assieme a lei verso l’imminente nuovo inizio.
In questo senso, Linda Wallander è descritta come in bilico su uno strettissimo punto di passaggio: davanti a lei l’ignoto di tutto ciò che ha ancora da venire, dietro di lei il passato, le vecchie amicizie, i segreti e le ferite connesse a ciò che è stato.
Il passaggio di stagione diventa così emblema del cambiamento nella vita di Linda, prima dell’arrivo del gelo lei vestirà la divisa e sarà vita nuova.
Mankell si muove bene dal particolare al generale: dalla vicenda personale di Linda Wallander a quella più comunitaria di Anna e di tutti gli strani eventi che le girano intorno, per finire ad un livello ancora più generale e umano, in cui ci parla di fondamentalismo religioso.
Questa e altre foto sui libri che leggo potete trovarla sul mio profilo Instagram |
Religione e fondamentalismo
E se tutti gli strani eventi che accadono hanno come matrice comune una setta religiosa, il suo capo e le sue estreme convinzioni, allora possiamo certamente affermare che questo è un thriller di ampissimo respiro che ci mostra la faccia più familiare del fondamentalismo, quella che più ci assomiglia e più ci appartiene.
Il libro si conclude l’undici settembre 2001. I personaggi che abbiamo seguito sin dalle prime pagine guardano attoniti le notizie alla tv, guardano le Torri gemelle attaccate, distrutte.
La scelta di Mankell di inserire questo piccolissimo particolare proprio alla fine del suo libro è elegante e discreta, è come una sottilissima dedica nonché uno stimolo alla riflessione. Pare volerci dire che la religione e il fondamentalismo sono due cose distinte e che tutto ciò che vediamo negli altri e che ci spaventa, potremmo presto o tardi ritrovarlo in noi stessi.
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Disclaim: questo libro mi è stato inviato gratuitamente da Thrillernord. Non ho ricevuto alcun compenso per leggere il libro e scrivere la recensione.
All'interno del titolo del libro (quello che trovate sotto la copertina del libro) ho inserito un link che vi porta direttamente su Amazon. Poiché sono un'affiliata se deciderete di acquistare un libro attraverso uno dei miei link contribuirete al sostentamento di AmaranthineMess - bookblog. Vi ringrazio sin da ora se vorrete farlo :)
Mmmmmm mi tenti :D
RispondiEliminaDel genere thriller nordico ho letto solamente la trilogia de "Uomini che odiano le donne" che con mia grande sorpresa mi era piaciuta da morire!!
Brava Elena :)