Come vi avevo già brevemente anticipato Thelma è una studentessa di 23 anni, le piacciono molto le culture nordiche e nel tempo libero si dedica alla fotografia.
Lo stile che preferisce è quello vittoriano, anche se, ovviamente, non va in giro tutti i giorni con sottogonna in crinolina e cappellini.
Ciò che mi piace molto dell'intervista di Thelma è il suo sentirsi perfettamente a suo agio con questo tipo di moda. C'è chi non esce di casa se non ha le scarpe all'ultimo grido o i jeans attillati al punto giusto. E c'è chi con jeans e maglietta si sente invisibile. Questa cosa fa pensare, e parecchio, e la mia personale e forse un po' partigiana interpretazione è che probabilmente la moda alternativa non è solo un modo di vestirsi.
Lungi da me affermare che dietro un paio di anfibi o una maglietta dal taglio particolare ci stiano scelte esistenziali, forse sono solo un paio di anfibi ed una maglietta, o forse sono anche un modo di pensare.
La parola a Thelma.
- Partiamo dalla domanda più difficile: senti di poter inserire il tuo stile all'interno del grande insieme della moda alternativa? e se sì perchè?
Penso di sì; la moda è soggettiva, per cui decido da me gli abbinamenti, che modifiche apportare agli abiti o come migliorarli - Quando è stata la prima volta nella tua vita in cui pensi di aver vestito in modo alternativo?
Sono sempre stata affascinata da questo "mondo", così quando ho cominciato a disporre di soldi miei, ho comprato le prime gonne e i primi bracciali. Avevo 14 anni. - Se i capi di moda alterativa sono così apprezzati soprattutto dai più giovani, perchè, secondo te, sono così poco reperibili nei negozi?
- Il problema si presenta solo in Italia, specialmente al sud. All'estero trovi persino abiti del genere anche nei grandi centri commerciali. Penso sia una semplice questione di apertura mentale.
- Perchè, secondo te, spesso la gente ha dei pregiudizi verso chi veste in maniera stravagante e diversa dal comune? Perché spesso determinate tipologie di abiti o acessori, come i corsetti, gli stringivita e così via, sono associati a donne di strada, che indossano abiti succinti, mentre gli uomini, se si truccano o indossano jeans attillati, per esempio, vengono additati automaticamente come gay..purtroppo in Italia conta più l'abito, che il monaco.
- Cosa risponderesti a coloro i quali affermano che tutti i ragazzi che portano i dread sono drogati?
Che sono sciocchezze - Cosa risponderesti a coloro i quali affermano che tutti i dark sono satanisti? Come sopra; si associa il nero a qualcosa di negativo, quindi essendo l'Italia a maggioranza cristiana, automaticamente si diventa satanisti.
- Descrivi una tua abituale mise per il giorno Gonna corta, anfibi, felpe con orecchiette
- Descrivi una tua abituale mise per la sera Gonna corta o lunga, può capitare che indossi corpetti per uscire, o abiti particolari
- Se domani ti si desse l'opportunità di disegnare una linea di abbigliamento, quale pensi sarebbe lo stile prevalente fra i tuoi disegni? Penso che quasi certamente mi orienterei verso uno stile vittoriano, riprendendo tutte le fasi della moda dei tempi
- Infine, pensi che vestire abiti inusuali, colorarsi i capelli con tonalità accese o truccarsi in modo appariscente siano mere scelte estetiche o credi racchiudano un messaggio più profondo?
Per me sì; indossando certi abiti mi sono sentita più sicura con il passare degli anni, acquisendo maggiore sicurezza in me stessa e nel mio aspetto fisico, con cui ho sempre avuto problemi. Se indosso una semplice maglietta e un paio di jeans, mi sento invisibile
A martedì prossimo con la prossima intervista!
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Se avete domande o curiosità sulla moda alternativa, commentate questo post o scrivete a: amaranthinemess@gmail.com
Provvederò personalmente a rispondere o a girare la domanda a chi delle mie "intervistate" vorrete porla!
Molto interessante questa intervista! Complimenti per l'idea e soprattutto per le domande che hai posto ;D
RispondiEliminaxxx
Giulia
grazie :) se ti è piaciuta l'idea continua a seguire le interviste! ^-^
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