lunedì 4 luglio 2011

La ragazza dello Sputnik - Murakami Haruki

[Commento a La ragazza dello Sputnik di Murakami Haruki]


"Così continuiamo a vivere la nostra vita, pensai. Segnati da perdite profonde e definitive, derubati delle cose per noi più preziose, trasformati in persone diverse che di sè conservano solo lo strato esterno della pelle; tuttavia, silenziosamente, continuiamo a vivere.
Allungando le mani, riusciamo a prenderci la quantità di tempo che ci è assegnata, e poi la guardiamo mentre indietreggia alle nostre spalle. A volte, nel ripetersi dei gesti quotidiani, sappiamo farlo anche con destrezza.
Questi pensieri mi lasciarono una sensazione di terribile vuoto."
Stupendo, semplicemente stupendo.
Ho conosciuto questo autore leggendo "Norwegian wood", libro molto bello, ma un gradino sotto "La ragazza dello Sputnik", a mio avviso. In questo libro ho trovato tutta la profondità, la poesia, la solitudine che ognuno di noi può provare, quando si descrivono - e si vivono...- dei sentimenti.
Questo libro lascia con l'interrogativo, intimo e dolorosissimo, che forse davvero siamo tutti dei piccoli satelliti, degli agglomerati di freddo metallo, che si girano attorno, si guardano e passano oltre; o forse è proprio il freddo metallo di cui siamo fatti a renderci tutti un po' più vicini, un po' più raggiungibili...

Valutazione: 5/5

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