Torno a parlare del famigerato comitato Addiopizzo.
Anche quest'anno è arrivata la festa di Addiopizzo ed anche quest'anno ho sentito talmente tante auto celebrazioni vuote di senso da far venire l'orticaria.
Aldilà dell'opinione personale quasi totalmente negativa che ho del comitato e della gente che lo compone, riconosco ancora una volta un comportamento molto diffuso fra la gente: il compiacersi della mediocrità. A volte si scambia l'onestà per pessimismo e allora si nega l'evidenza, si ingigantiscono i pregi e si minimizzano i difetti e tutto per non ammettere che non si è abbastanza davanti agli obiettivi che ci si prefigge.
Riscontro questo comportamento in molti dei giovani che iniziano a scrivere o si dicono appassionati di letteratura: nei gruppi on-line che frequento vedo tante pacche sulle spalle, tutti a dirsi bravo, quanto scrivi, quanto leggi, ma la qualità?
E ancora all'università: colleghe che si compiacciono l'un l'altra delle carriere universitarie-lampo fatte a suon di 20 e di sotterfugi vari. Ma cosa ne sarà di loro quando dovranno utilizzare nel mondo reale le competenze che si presuppone abbiano acquisito all'università?
Così, oggi, vedo immagini in cui il comitato auto celebra il corteo che ha organizzato all'interno di uno dei quartieri a più alta densità mafiosa di Palermo ma da quelle immagini io riconosco molti volti: quanta di quella gente è davvero di Borgo Vecchio?
Il mio non è disfattismo, sono stata anch'io un'attacchina ed ho creduto anch'io, seppur per breve tempo, nella forza del mostrare un atteggiamento anti mafioso. Probabilmente un corteo di questo tipo ha effetto anche se si tratta di una fugace corrente di legalità che scorre fra sponde infestate dalla mafia. Non so, non mi sembra abbastanza.
Quando ero nel comitato ci ripetevamo spesso che il cambiamento non avrebbe impiegato pochi anni, probabilmente decenni, ventenni, e che avremmo dovuto avere pazienza e persistenza. Pazienza e persistenza possono facilmente trasformarsi in stasi, questo è facile da capire.
Io lo vedo così il comitato, fermo, sorride stupidamente ai risultati ottenuti già due anni fa. E nel frattempo la città va in malora, si deteriora piano piano, è contesa da aspiranti sindaco dai passati torbidi.
Probabilmente sarebbe l'ora di iniziare a far qualcosa davvero.
Smettere di collezionare commercianti che presto o tardi abbandoneranno, smettere di crogiolarsi nella sicurezza di avere alle spalle dieci mila consumatori che un giorno di tanto tempo fa hanno firmato un foglietto e poi probabilmente se ne sono dimenticati, ed iniziare a far qualcosa di realmente utile.
Avrebbero potuto farlo, un tempo, probabilmente. Sarò un po' cinica, ma credo che attualmente gliene manchino del tutto le forze.
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