Oggi ho preso l'autobus per tornare a casa.
Arrivata al capolinea l'autobus era fermo, quindi mi sono accomodata aspettando che ripartisse.
Sull'autobus, anche loro in attesa, diverse persone fra cui: un gruppetto di tre ragazzini - una "coppietta" più un'altra ragazza - e, più in disparte, un'altra coppia di ragazzini. La totalità di questi ragazzini sprizzava tamarritudine da tutti i pori, per inciso.
La ragazza non accoppiata del primo gruppo gridava in uno chichissimo dialetto palermitano alla coppietta di amici suoi qualcosa come "vi trovo una stanza d'albergo?" perchè i due erano praticamente avvinghiati.
Si alza dal fondo dell'autobus il ragazzo facente parte della seconda coppietta, va verso la ragazza che prendeva in giro i suoi amici e le dice qualcosa del tipo "Ehi, ma stai parlando con me?".
Al che inizia una bellissima lite basata sul nulla in cui ovviamente si intromette il ragazzo della prima coppia basando la difesa dell'amica sulla convinzione che "Non si parla così a una femmina".
Io in tutto ciò ero incredula. Divertita ma incredula.
Nessun commento:
Posta un commento
Caro Anonimo, se vuoi insultarmi devi almeno metterci la faccia. Se non lo farai il tuo commento non verrà pubblicato perché allora non sarai una persona che vuole muovere una critica ma solo uno che vuole litigare. E io ho cose ben più serie da fare, nella vita, che litigare con uno che non ha neppure il coraggio delle proprie parole :)