Ilenia qui il suo blog |
Eccoci di nuovo qua!
Scusate l'assenza, abbiamo saltato due settimane ma adesso siamo di nuovo qui belle pimpanti!
La rubrica di moda alternativa prosegue con la terza intervista, ad Ilenia, 23 anni, studentessa di psicologia che definisce il proprio stile come personale, sfacciato, eccentrico.
Di questa intervista mi piace la determinazione con cui Ilenia parla del proprio stile e con cui difende le sue posizioni. La definizione che dà al proprio stile è una forma di libertà irrinunciabile.
La cosa che mi ha colpito più di tutte, fra le sue risposte e che mi ha fatto pensare è la sua opinione circa l'aggettivo "alternativo": è altra gente che affibbia al mio abbigliamento questo aggettivo, dice Ilenia.In un discorso come quello che stiamo portando avanti attraverso le parole di queste ragazze non possiamo omettere una seppur breve riflessione sulla definizione del diverso: chi è che appioppa al diverso questa etichetta? E se il diverso non fosse mai stato definito come tale, avrebbe, di sua volontà, assunto una denominazione che lo distinguesse dalla massa?
Che altro dire? Lasciamo la parola ad Ilenia!
La cosa che mi ha colpito più di tutte, fra le sue risposte e che mi ha fatto pensare è la sua opinione circa l'aggettivo "alternativo": è altra gente che affibbia al mio abbigliamento questo aggettivo, dice Ilenia.In un discorso come quello che stiamo portando avanti attraverso le parole di queste ragazze non possiamo omettere una seppur breve riflessione sulla definizione del diverso: chi è che appioppa al diverso questa etichetta? E se il diverso non fosse mai stato definito come tale, avrebbe, di sua volontà, assunto una denominazione che lo distinguesse dalla massa?
Che altro dire? Lasciamo la parola ad Ilenia!
- Partiamo dalla domanda più difficile: senti di poter inserire il tuo stile all'interno del grande insieme della moda alternativa? E se sì perchè?
Si, credo di poter affermare che il mio modo di vestire faccia parte della “moda alternativa”, ma il perché non si scopre tanto nella mia normale concezione di vestire: è altra gente che affibbia al mio abbigliamento questo aggettivo. Non sono io a definirmi “alternativa”, sono altre persone a farlo. - Descrivi in tre parole il tuo stile.
Personale, sfacciato, eccentrico. - Quando è stata la prima volta nella tua vita in cui pensi di aver vestito in modo alternativo?
- Se non ricordo male ho tentato vari approcci a partire dai miei 15 anni, ma solo da poco mi sento più soddisfatta del mio modo di vestirmi.
- Se i capi di moda alterativa sono così apprezzati soprattutto dai più giovani, perchè, secondo te, sono così poco reperibili nei negozi?
Perché ciò che viene considerato diverso viene scartato a priori: ci sono molti giovani che trovano belli determinati abiti definiti “alternativi”, ma la semplice paura di stonare nella massa è sufficiente a ignorare tale desiderio di diversificarsi. Essere uguali agli altri è meglio che spiccare nella folla, si passa inosservati e non ci si presentano davanti i giudizi e i pregiudizi della gente. - Perchè, secondo te, spesso la gente ha dei pregiudizi verso chi veste in maniera stravagante e diversa dal comune?
Penso che ci siano due motivi: da un lato la paura di non conoscere ciò che è “diverso”, dall’altro il semplice fatto che la gente vede in queste persone che si vestono in maniera alternativa una libertà di espressione che loro stessi si sono negati per vivere sereni nella società. - Cosa risponderesti a coloro i quali affermano che tutti i ragazzi che portano i dread sono drogati?
Solitamente non rispondo a queste persone, preferisco non dare conto alla gente ignorante: disturba il mio quieto vivere. - Cosa risponderesti a coloro i quali affermano che tutti i dark sono satanisti?
- Descrivi una tua abituale mise per il giorno
Per il giorno solitamente indosso maglie lunghe, vestitini da abbinare a leggins e anfibi, talvolta anche gonne o jeans scuri. - Descrivi una tua abituale mise per la sera
- Per la sera non c’è mai nulla di stabilito, più o meno quasi lo stesso stile del giorno, tranne che per le scarpe o per un eventuale cappotto. Però nel trucco preferisco essere più decisa.
- Se domani ti si desse l'opportunità di disegnare una linea di abbigliamento, quale pensi sarebbe lo stile prevalente fra i tuoi disegni?
Credo che punterei di più su un abbigliamento sfacciato e austero allo stesso tempo: mi divertirei con vestitini semplici, stringivita in pvc e anfibi. Adoro la comodità ma nel mio modo di vestire voglio essere libera. - Infine, pensi che vestire abiti inusuali, colorarsi i capelli con tonalità accese o truccarsi in modo appariscente siano mere scelte estetiche o credi racchiudano un messaggio più profondo?
Penso entrambi: non credo che mi vestirei a questo modo se una piccola parte di me non fosse abbastanza esibizionista e non apprezzasse l’estetica di questo abbigliamento, ma do più importanza a come mi fa sentire vestirmi così: è una forma di libertà irrinunciabile.
Stessa risposta della sei! XD
Vi ricordo che le mie intervistate sono in tutto sei e che le interviste verranno pubblicate ogni martedì. Alla prossima!
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Se avete domande o curiosità sulla moda alternativa, commentate questo post o scrivete a: amaranthinemess@gmail.com
Provvederò personalmente a rispondere o a girare la domanda a chi delle mie "intervistate" vorrete porla!
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Caro Anonimo, se vuoi insultarmi devi almeno metterci la faccia. Se non lo farai il tuo commento non verrà pubblicato perché allora non sarai una persona che vuole muovere una critica ma solo uno che vuole litigare. E io ho cose ben più serie da fare, nella vita, che litigare con uno che non ha neppure il coraggio delle proprie parole :)