Avevo quindici anni ed ero lì, assorta, completamente concentrata nel portare avanti tutte le aspettative altrui, ignorando tutto il resto, vivendo solo la metà delle cose che mi riguardavano, sognando atroci perfezioni che mi avrebbero portata, un giorno, ad essere felice.
E poi a vent'anni ero ancora ferma lì, sempre la stessa musica nelle orecchie, nuovi sogni, nuove tentazioni, la retta via smarrita e ritrovata ogni giorno, la mia voglia di esistere spenta e riaccesa come fosse un giocattolo a batterie.
Ed ora, qui di nuovo, con tutta la perfezione della notte attorno a me, senza sorrisi, senza troppe parole intorno. E' come tornare alla fonte, non si
scappa dagli inferni che ci hanno generati.
Riuscirò a curare anche questa, poi sarà l'alba ed io ricomincerò a vivere un po', lontano da occhi, mani, labbra che attentano alla nuova forma che cerco di darmi.
Non si vince e non si perde, non ci sono le vie di mezzo, o l'uno o l'altro, ecco, vi sbagliate. Tutto il dolore che creiamo torna a noi come la risacca, come quella sera che guardavi me e me soltanto.
Cadono fili di cielo, neri come il niente, mi riparo alla serenità dei tuoi occhi e spero, davvero spero di riuscire anch'io a vedere così lontano.
Per adesso mi ritrovo solo in posti che non sono i miei e devo fare cose che non sono le mie. Come se ci avessero scambiati nella notte. Mi ritrovo nel ruolo di qualcuno che ha le idee ben chiare, che sa con chi deve parlare e in che modo, che sa di essere benvoluto. Io devo guardare dietro gli angoli bui sperando di non dover schivare nuovi proiettili mortali. Non potrei sopravvivere. Potrei riuscire a credere di essere la persona giusta nel giusto posto. Potrei credere che tutti i pezzi andranno al loro posto e che tutte le macchie verranno lavate vie.
Ma si chiamano macchie perchè restano anche quando non le vogliamo. Restano a sporcare i nostri abiti nuovi e immacolati.
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Caro Anonimo, se vuoi insultarmi devi almeno metterci la faccia. Se non lo farai il tuo commento non verrà pubblicato perché allora non sarai una persona che vuole muovere una critica ma solo uno che vuole litigare. E io ho cose ben più serie da fare, nella vita, che litigare con uno che non ha neppure il coraggio delle proprie parole :)