lunedì 27 luglio 2015

Libri: Non dirmi che hai paura - Giuseppe Catozzella

non dirmi che hai paura catozzella
Di questo libro ho fatto anche una "video-recensione",
se vuoi vederla clicca qua -> [AmaranthineMess Youtube channel]

Questo libro, come spesso mi succede coi libri, è spuntato fuori dal nulla.
Una sera, cazzeggiando su Facebook ho visto questo video -> [video] di Isabella Ragonese.
Lei, oltre ad essere un'attrice a mio parere molto brava, è anche la "voce narrante" dell'audiolibro di Non dirmi che hai paura.

Da lì ho inziato a cercare un po' di informazioni sul libro e uno o due giorni dopo sono andata a comprarlo.

Mai come in questo periodo questo libro andrebbe distribuito agli angoli delle strade, io penso.

E' la storia (vera) di Samia, una ragazzina somala che cresce con la passione per la corsa. Lei, da grande, vuole fare l'atleta.
Immaginerete le difficoltà che comporti questo per un somalo e in più per una donna.
Nonostante il posto e le condizioni sociali e politiche in cui vive, Samia riesce a portare avanti il suo sogno e corre, corre sino a vincere una delle più importanti corse per dilettanti del suo paese e ad essere notata dal comitato olimpico di Mogadiscio che la prende con sè e la porta alle olimpiadi di Pechino.
Alle olimpiadi Samia incontra atlete di importanza mondiale, atlete che hanno piste su cui correre, allenatori, cibo sano e nutriente. Samia è magra come un chiodo, capisce subito di non essere all'altezza ma corre ugualmente perchè quello è il suo sogno, è la sua personalissima liberazione che porta in sè il senso della liberazione dei somali e delle donne e dei musulmani non estremisti.
Corre ma, ovviamente, non vince.
Tornata in Africa Samia si rende conto che Mogadiscio non le offre la possibilità di andare più avanti di così e decide di partire per l'Etiopia dove c'è un allenatore disposto a prendersi cura di lei.
In realtà in Etiopia le cose non vanno come sperava, i suoi documenti tardano ad arrivare e finchè non arriveranno lei dovrà vivere nascosta, non potrà allenarsi se non di notte, quando tutti vanno via.
Alla fine Samia decide di intraprendere il Viaggio.
Il Viaggio è quello che porta moltissima gente africana ad attraversare l'Africa, il deserto, ad arrivare in Libia e da lì, a tentare la traversata del mare, sino a Lampedusa che è il posto dove tutto finisce, è il posto in cui si ricomincia a vivere.
Il Viaggio è tremendo: viaggiano ammassati dentro il cassone di una jeep, vengono sballottati, lasciati in posti sconosciuti. Gli vengono chiesti soldi di continuo, per continuare la tratta. E chi non ce li ha resta lì dov'è che sia una prigione abbandonata in mezzo al deserto o il deserto stesso, in mezzo al nulla.
Samia riesce, nonostante tutto, a raggiungere la Libia e da lì a partire per l'Italia.
Mentre sono in mezzo al mare va loro incontro una nave italiana, per salvarli, o per respingerli. E lì Samia, che teme come teme la morte la possibilità che li rimandino indietro decide di lanciarsi in acqua e afferrare una delle corde buttate in mare dalla nave italiana.
E così muore Samia, in mezzo al mare.
Il mare, lo stesso che guardava a Mogadiscio con occhi curiosi e spaventati, da bambina. Samia è morta il 2 aprile 2012. 

Se state cercando un  libro di cemento con tutte le virgole al posto giusto allora questo non è il libro che fa per voi.
La lettura è gradevole, scorrevole, è il lunghissimo dialogo che Samia fa col mondo che la circonda per tutta la sua vita.

E' una riflessione su ciò che ci accade in questi mesi, su questa gente che arriva e noi non ci fermiamo mai a pensare da dove arrivi, da cosa.

immigrazione italia


Ecco, arrivano da questo. Non vengono qua per infastidirci, non vengono qua perchè non hanno di meglio da fare. Vengono qua perchè ne hanno bisogno. Perchè stanno fuggendo da qualcosa di così terribile da spingerli ad affrontare il Viaggio, le spese e la perdita della loro dignità umana. In qualche caso la perdita della loro stessa vita.

Di questo libro mi è piaciuta molto la grande metafora che è la corsa.
Ok forse non è una metafora raffinatissima, è un po', come dire, troppo "a portata di mano" ma si sposa benissimo con tutto il tono del libro.
La corsa di Samia è una corsa per la liberazione. La liberazione dall'oppressione politica e religiosa. La liberazione dall'oppressione della povertà. E' anche la liberazione dai vestiti imposti alle donne dagli estremisti islamici (a volte Samia è costretta a correre col burqua). Infine, anche il Viaggio è una corsa. E' la corsa che, Samia ne è sicura, la porterà in un paese "buono" - l'Inghilterra o forse la Finlandia - in cui lei potrà finalmente diventare un'atleta e partecipare alle prossime olimpiadi.

immigrazione italia


Ultima cosa: il senso di colpa del colonizzatore che ogni tanto mi assale è tornato. 
La Somalia è un ex colonia dell'"impero" (puah!) fascista e molte delle cose che succedono oggi in quel posto sono solo conseguenza di ciò che gli abbiamo portato noi. 
Il primo luglio, in Somalia, si festeggia la liberazione dagli italiani. Pensiamoci.


Buona lettura :)




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