domenica 18 ottobre 2015

Recensione: Antologia di Spoon River - Edgar Lee Masters

Nel video trovate qualche gossip sulla storia dell'Antologia di Spoon River...cosa avrà a che fare questo libro con l'antifascismo?


Non sono mai stata un'appassionata di poesia e, di fatto, questo libro è una raccolta di poesie ragion per cui gli ho girato attorno per anni ma non ho mai deciso di comprarlo e di leggerlo sino a pochissimo tempo fa.

La colpa è tutta della poesia sepolcrale.
La poesia sepolcrale mi entusiasma, mi elettrizza. Come concetto generale, intendo. Poi, quando mi metto lì a leggere qualcosa mi cadono le palle a terra, scusando il linguaggio non proprio poetico.
Da grande amante del realismo e del linguaggio pane al pane, il linguaggio poetico non mi è solo ostico ma anche profondamente antipatico.

Detto questo, Spoon River è un'altra cosa.
Vediamo perchè...

Antologia di Spoon River Edgar Lee Masters cimitero poesia sepolcrale
Brompton Cemetery, London

TRAMA&PERSONAGGI


In quanto raccolta di poesie questo libro non ha una trama.
Immaginate di passeggiare in un cimitero di campagna di quelli antichi, XIX secolo, lapidi di pietra, un po' incrinate, rotte, invase dal muschio.
Voi siete lì in mezzo e passeggiate e mentre siete lì gli abitanti di quelle tombe iniziano a raccontarvi la loro storia. La loro storia di individui e la loro storia di comunità.
E dopo ciascun racconto, tassello dopo tassello, voi riuscite a mettere insieme una storia, una storia che ha tante sfaccettature, nessuna verità assoluta.
Ecco, questo è Spoon River, una raccolta di poesie che sono in realtà il racconto di ciascun abitante morto della cittadina.
Il medico, il bottaio, la tessitrice ci raccontano la loro storia, la loro vita, la loro morte, i loro rimpianti.
Talvolta due o più componimenti che si susseguono ci raccontano lo stesso avvenimento ma visto da occhi diversi, da angolazioni diverse, con interpretazioni diverse.

Antologia di Spoon River Edgar Lee Masters cimitero poesia sepolcrale
Brompton Cemetery, London

STILE

Come dicevo, l'Antologia di Spoon River è sì una raccolta di poesia ma composte in un linguaggio in prosa.
Quindi, dimenticate il linguaggio poetico, dimenticate enjambement e allitterazioni, dimenticate parafrasi e interpretazioni perché i morti di Spoon River ci parlano chiaro, senza girarci troppo intorno.

Anche i contenuti dei componimenti sono davvero originali.
Non dobbiamo tralasciare che Spoon River è un libro del 1915. Ciò nonostante al suo interno si sviluppa un discorso contro il potere, contro il capitalismo, un discorso che mette sullo stesso piano le ragioni degli uomini e quelle delle donne. Un marito accusa di aver vissuto male perché sua moglie era una stronza? Edgar Lee Masters ci piazza subito dopo la risposta della moglie che ci spiega perché era una stronza.

In Spoon River è tutto relativo, è tutto messo in discussione. Ogni interpretazione è valida, ogni sguardo è accettato come testimonianza.

Antologia di Spoon River Edgar Lee Masters cimitero poesia sepolcrale
Brompton Cemetery, London

CONCLUSIONI

Ho scelto di leggere questo libro per il mio TBR - Halloween edition non perché pensassi sarebbe stato "spaventoso" (fra parentesi, non lo è affatto, leggendo si dimentica persino che a parlarci sino dei morti!) quanto perché in Spoon River si parla di un cimitero.
Io ho una passione smodata per i cimiteri, soprattutto per i cimiteri antichi o per quelli monumentali. Non ha nulla a che vedere con la religione o con la spiritualità, i cimiteri sono luoghi pacifici, dentro i quali le persone entrano con una predisposizione particolare. Forse è rispetto o timore, non so dargli un nome ma lo apprezzo.
Ogni anno, quando vado al cimitero per il Giorno dei Morti, guardo non solo le tombe dei miei cari ma anche le altre, quelle accanto alle quali cammino e penso che tutta quella gente che ora è morta un tempo ha avuto dei pensieri, delle emozioni, ha vissuto una vita.
Spoon River concretizza proprio questa sensazione. E lo concretizza mettendo in evidenza tutte le debolezze e le forze di una comunità; racconta di vite ormai estinte che hanno segnato la storia di qualcun altro, che hanno influenzato la storia di un'intera comunità.

Il prossimo obiettivo è comprare l'edizione Einaudi (a cura di Fernanda Pivano).
Buona lettura :)

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