giovedì 28 giugno 2012
Due versioni di se stessa
Si sarebbe seduta a tavolino ed avrebbe trovato la giusta via fra il tango e i Led Zeppelin, fra l'amore per la cucina e quello per i libri, tra l'amore per il mare e l'odio per la sabbia.
Trovare un compromesso, era tutto quello che serviva.
Perchè era stata dotata di un'anima incapace di scegliere. Era come se qualcuno si fosse divertito a non darle un profilo, come se si fosse messo lì a mischiare nasi, occhi, bocche a caso e lei ora si ritrovava come un gigante quadro cubista che andava a spasso per la strada.
Aveva anche considerato di accettarlo, e di non far nulla. Di prendere ciò che veniva e mettere tutto assieme, smodato amore per la vita e autolesionismo, ingenuità e corruzione, felicità e tormento.
Ma forse è impossibile vivere in questo modo. Una schizofrenia latente pende sul tuo capo ad ogni ora del giorno e della notte e tu rischi, improvvisamente, di non riconoscere più chi sei. Sei quella dei dolci al cioccolato o quella di whiskey e sigarette? Sei quella della pioggia o quella del sole cocente? Spagnolo o Inglese? Francese? Londra o Parigi? Sesso o amore? Fidarsi o non fidarsi?
E' un casino quando tutte queste cose provano a convivere. E' come avere due versioni di se stessi.
mercoledì 27 giugno 2012
La violenza contro le donne, vol. II
C'è chi utilizza i pugni, gli schiaffi, le mani, vive, gli sputi, gli sguardi infuocati, le offese, il dolore - fisico.
C'è chi invece utilizza solo sguardi sommessi e le parole, dolorose, rivolte ad altri, il silenzio, il rancore, il male profondo che ti scava, immenso, negli anni. Il dolore - mentale.
Il senso di colpa mi invade a desiderare uno schiaffo, un calcio, le carni lacerate tornano sane, col tempo. Può l'animo umano guarire allo stesso modo?
La violenza contro le donne, vol. II
C'è chi utilizza i pugni, gli schiaffi, le mani, vive, gli sputi, gli sguardi infuocati, le offese, il dolore - fisico.
C'è chi invece utilizza solo sguardi sommessi e le parole, dolorose, rivolte ad altri, il silenzio, il rancore, il male profondo che ti scava, immenso, negli anni. Il dolore - mentale.
Il senso di colpa mi invade a desiderare uno schiaffo, un calcio, le carni lacerate tornano sane, col tempo. Può l'animo umano guarire allo stesso modo?
martedì 26 giugno 2012
Indipendenza emotiva, questa sconosciuta
C'è un detto che recita "fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare". Direi anche che fra leggere di femminismo o addirittura sentirsi femminista ed esserlo davvero c'è di mezzo il mare.
Viene difficile pensare a Mary Wollstonecraft paralizzata dagli scoppi d'ira di un uomo o Simone de Bouvoire tentennare davanti ad un uomo che non sa dirle quanto è importante per lui..
lunedì 25 giugno 2012
Picchiare le donne
La mia vicina viene picchiata dal marito. Ieri notte, giù per strada, un casino: auto della polizia, gente che cercava di fermarlo, lei correva giù per le scale chiedendogli di lasciarle il bambino.
Sembra la più patetica e peggio strutturata storia di Zola, manca solo un sobborgo parigino, un rivolo di acqua putrida e qualche cimice annidata sotto il materasso..
lunedì 18 giugno 2012
I vestiti nuovi
Sin da piccola, quando compravo i vestiti nuovi volevo indossare solo quelli. Venivo presa da un'insana frenesia, avrei potuto portarli ovunque, tenerli sempre addosso. Poi veniva il momento di metterli a lavare, o di metterli via per il cambio di stagione ed io ero triste, volevo ancora i miei vestiti nuovi addosso, li volevo per sempre.
sabato 16 giugno 2012
Riflessioni del sabato pomeriggio
Capita spesso, ciclicamente, che io mi interroghi sulla mia opinione dei rapporti umani. Mi fermo a pensare come mai io non credo nelle coppie, nei rituali da fidanzati, perché io li trovi talvolta ridicoli e goffi, talvolta tremendamente ipocriti.
La risposta mi viene dall'esperienza: la mia esperienza, fin qui, non mi ha mostrato altro.
Non sto parlando di delusioni d'amore, quelle le abbiamo avute tutti, parlo del quotidiano, si tutte le coppie che vedo scomparire ogni istante dentro le lacune del rispetto o della sincerità. Non conosco nessuna coppia veramente felice, nessuna coppia che per sopravvivere non tagli via pezzi importanti dei due individui da cui é composta.
Partendo da questi presupposti, potrei affermare che l'amore é la cosa più crudele in cui si possa incappare e che ce lo si autoinfligge probabilmente con l'unico scopo di perpetuare la specie.
venerdì 15 giugno 2012
Parigi fuori dal tempo
A volte mi capita, così d'improvviso, di aver voglia di Parigi.
Non mi capita con gli altri posti che ho visitato, eppure ne ho visti di belli.
Solo Parigi ogni tanto torna, non il ricordo, la sensazione...
Così, dovendo scrivere un post in cui consigliare una meta per le vacanze ho deciso di parlare di Parigi.
martedì 12 giugno 2012
In giro per Palermo vol. 2
venerdì 8 giugno 2012
giovedì 7 giugno 2012
I nervi dello studente
Una delle caratteristiche più ridicole, nonché, a mio avviso, l'anello debole dell'insegnamento della letteratura nelle università italiane è che ai pretende che gli studenti leggano libroni di critica - spesso più per lusingare l'ego docente che per reali ragioni didattiche - in cui si parla si opere pressoché sconosciute come se fossero di dominio pubblico. Secondo me uno studio sensato della letteratura dovrebbe presupporre una conoscenza seppur parziale tdelle opere prese in esame.
Personalmente mi sento molto a disagio a parlare della critica ad un' opera come se la conoscessi come le mie tasche e invece non sapere né di cosa tratti né che stile segua..
È vero, una sinossi dell'opera si può facilmente reperire su internet, ma se per primi i docenti non lavorano sui testi noi cosa stiamo studiando? La cosa deprimente e allo stesso tempo inquietante è che l'80% dei docenti di letteratura che ho conosciuto utilizza questo approccio.
mercoledì 6 giugno 2012
Giro a Palermo
Teatro Massimo, Palermo foto di Elena Spadafora |
Ogni tanto mi capita di dimenticare com'è Palermo, il che è folle perchè ci vivo in mezzo.
Mi dimentico l'odore, i colori, i suoni che si sentono in giro, resto rintanata dentro i miei angoli di periferia e non mi immergo mai totalmente, senza un'automobile attorno, nella città.
C'è stato un momento della mia vita in cui vivere nella città era tutto. Mi aggiravo sicura, conoscevo tutti i vicoli e le scorciatoie, incontravo volti noti, salutavo qualcuno. Avevo i miei posti, le mie abitudini, restavo pomeriggi seduta, un'enorme piazza intorno a me con tutta la sua vita brulicante e frenetica, ed io seduta su una panchina a scrivere. Guardavo la gente passarmi davanti, osservavo i movimenti, le abitudini altrui e le trovavo poetiche, disarmanti.
Turista per caso
Questa mattina sto facendo un giro in centro..cercavo un libro ma ahime le mie care bancarelle mi hanno delusa! Niente libro, in compenso sto facendo un giretto per i posti più belli della mia città: ebbene sì riconosco che anche Palermo può avere dei lati positivi! :)
martedì 5 giugno 2012
L'ora dello studio, ovvero ennesimo post minchione scritto dal cellulare
Il problema é il sonno. E la forza di volontà, è ovvio. Ma, mentre per recuperare la mia forza di volontà perduta dovrei recarmi come Astolfo sulla luna - sì lo so quello era il senno ma sono sicura che anche le forze di volontà perdute vadano a finire sulla luna!- il rimedio al sonno é molto più a portata di mano.
Buono studio!